Il 23 ottobre del 2011 la tragedia sul circuito di Sepang (Malesia) si consuma in un attimo.

Al secondo giro dell'ultima gara del Motomondiale, Marco Simoncelli scivola con la sua Honda, ma rimane aggrappato alla sua moto che, invece che all'esterno, prende una traiettoria verso il centro della pista, nella direzione di Colin Edwards e Valentino Rossi.

Una tragica fatalità: l'americano lo prende in pieno, il casco di Simoncelli vola via. Il corpo esanime del pilota romagnolo rimane sull'asfalto.

Viene alzata la bandiera rossa, la gara viene prima sospesa poi annullata. Si capisce subito la gravità dell'incidente. Immediati i soccorsi ma nonostante il prodigarsi dei medici della Clinica Mobile, non c'è nulla da fare. Simoncelli muore a 24 anni.

L'Italia piange colui che era considerato l'erede di Valentino Rossi. Una perdita grave per il motociclismo che riaccende le polemiche sulla sicurezza in pista.

Simoncelli, conosciuto fra gli appassionati con il nomignolo di Sic, aveva vinto nel 2008 il Gran Premio nella classe 250. Il 30 maggio 2014 è stato inserito nella Hall of Fame del motociclismo, ricevendo il riconoscimento postumo di MotoGP Legend e l'8 settembre 2016 è stato deciso il ritiro del suo numero di gara. Oggi il circuito di Misano porta il suo nome.

(Redazione Online/s.a.)

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