Il 13 marzo 1972 Enrico Berlinguer diventa segretario nazionale del Partito Comunista Italiano.

La nomina arriva a conclusione del XIII congresso del PCI, ospitato al Palalido di Milano.

Per il politico sassarese, classe 1922, è il coronamento di anni miltanza e di battaglie e l'occasione per annunciare quello che sarà il nuovo corso della sinistra italiana, finalizzato al "superamento graduale dei blocchi contrapposti" fino alla loro definitiva "liquidazione".

Una dichiarazione d'intenti che si tradurrà, tra l'altro, nei tentativi di progressivo distacco dalle linee guida dettate dall'Unione sovietica e nel dialogo con la Dc di Aldo Moro.

Morirà nel giugno 1984, dopo aver condotto il partito a ottenere uno storico 34,4 per cento alle elezioni politiche del 1976.

Ai suoi funerali, per dargli l'ultimo saluto, saranno presenti oltre un milione di persone.

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