"Considero il rinnovato clima di sintonia con Anas non un punto di arrivo ma un punto di partenza affinché, grazie a una rete viaria moderna, sicura ed efficiente, venga colmato l'enorme fabbisogno di connessione dei territori. La Sardegna necessita di infrastrutture adeguate e di una riduzione di quel gap infrastrutturale che caratterizza la nostra Isola ormai da troppi decenni".

Lo ha detto il governatore Christian Solinas nel corso dell'incontro con l'amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, avvenuto nel pomeriggio a Villa Devoto, alla presenza dell'Assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris.

Il vertice è servito per fare il punto sul piano di investimenti da 3,8 miliardi di euro per i lavori di potenziamento e manutenzione della rete viaria sarda e sulle nuove assunzioni che riguarderanno il personale della società in Sardegna. Entro la fine di giugno l’azienda procederà con la pubblicazione dell'avviso che apre la strada a oltre 100 figure professionali tra tecnici, amministrativi e personale su strada da impiegare nei cantieri dell’Isola.

Nel corso dell'incontro Solinas ha posto l'attenzione su quelle che considera le grandi criticità viarie dell'Isola: il completamento dell'asse verticale, la 131 e la diramazione centrale nuorese, e di quei tratti di strada connessi con i flussi turistici.

Due in particolare le strade ritenute strategiche dal punto di vista turistico e industriale: la grande direttrice a Sud verso la costa occidentale, ovvero la 195, che ha avuto una battuta d'arresto forte e che sconta ancora grossi ritardi, mentre sull'altro versante, quello orientale, è stata citata la nuova 125, per la quale il Presidente ha chiesto attenzione e celerità.

Un cambio di passo è stato richiesto anche per la Olbia-Arzachena-Santa Teresa e per i collegamenti della Gallura in genere.

Il governatore ha anche parlato della necessità di realizzare collegamenti trasversali: "Abbiamo solo collegamenti verticali - ha detto riferendosi al progetto della Trasversale sarda - Non esiste una strada che collega le due sponde tirreniche con la sponda mediterranea, che consenta di vivere la Sardegna in maniera diversa grazie all'accessibilità dei territori".

(Unioneonline/F)


 

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