Le cavallette continuano a dilagare nelle campagne del Nuorese. La loro presenza, rilevata inizialmente nella piana di Ottana,  è stata registrata anche in agro di Nuoro e nei Comuni che si susseguono da Ottana verso Macomer.

A lanciare l’allarme sono proprio gli agricoltori. “I danni alle colture sono ingenti - spiega Giampaolo Sanna, presidente Copagri per la Provincia di Nuoro e Ogliastra – e sono la conseguenza delle mancate azioni di prevenzione già sollecitate lo scorso anno. Sono interessate una cinquantina di aziende. La voracità delle cavallette è nota e ne fanno le spese pascoli, prati, ortive; ogni area verde è aggredita riducendo scorte foraggere e contraendo il reddito dei produttori. I mutamenti climatici unitamente alla presenza di superfici incolte ne favoriscono la riproduzione. Occorre che la Regione intervenga intanto a rimborsare i danni subiti”.

“In presenza ormai della  ricorrenza del fenomeno – prosegue Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri - non è più procrastinabile, sulla base delle ampie conoscenze scientifiche delle Università sarde, la predisposizione di un piano di prevenzione  che faccia leva sulla lavorazione delle terre incolte, sulla lotta biologica attraverso la diffusione dei coleotteri loro nemici naturali ma pronti ad intervenire ai primi segnali di diffusione. In tal senso sollecitiamo l’intervento degli assessori all’agricoltura e all’ambiente”.

Quindi un appunto sulla necessità di non trascurare “memori dei disastri del passato, la prevenzione e lotta contro la ‘lymantria dispar’, volgarmente detta processionaria, capace di spogliare in breve tempo lecci, sughere e roverelle con danni ambientali inimmaginabili”. 

(Unioneonline/v.l.)

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