L’arte come momento di inclusione e di integrazione delle persone diversamente abili. Così a San Gavino riparte la stagione dei murales e, nonostante le limitazioni imposte dalle norme anticovid-19, l’arte non si ferma nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza.
Nel paese del Medio Campidano in via Nuraci è appena iniziato il laboratorio per i ragazzi speciali dell’associazione “Delfino” per la realizzazione di un murale sotto la guida dell’artista Gisella Mura: “Siamo appena partiti  - spiega il presidente dell’associazione Piero Follesa -  con un nuovo progetto ‘Dis-Art: laboratorio di muralismo, arte e socializzazione con le persone con disabilità”.

"Il laboratorio, finanziato dalla Fondazione di Sardegna,  è appena all’inizio e questi giorni è stato sospeso a causa della zona rossa, ma riprenderà appena le restrizioni saranno allentate. I nostri ragazzi speciali – prosegue – potranno dare libero sfogo alla loro creatività armati di pennelli e mascherine e staranno sempre attenti a mantenere il distanziamento fisico, ma non rinunciando alle relazioni sociali. Tra i ragazzi speciali dell’associazione alcuni verranno dai paesi vicini come Guspini, Villacidro, Sardara, Collinas e  Sanluri”.

I ragazzi e i volontari al lavoro (foto Pittau)
I ragazzi e i volontari al lavoro (foto Pittau)
I ragazzi e i volontari al lavoro (foto Pittau)


I  ragazzi speciali dell’associazione “Delfino” hanno già realizzato un murale per superare i pregiudizi e per integrare le persone speciali in via Nuraci all’incrocio con via Palestrina. L’arte elimina le differenze e le discriminazioni: “I colori vivissimi, le immagini e i simboli – conclude Piero Follesa - rimandano alla diversità e alla collettività, alla bellezza e alla fragilità, ma anche alla forza, specie quella interiore, alla nostra storia e cultura, alla natura e alla vita. Paradossalmente, ciò che appare fragile, diverso, irregolare è nello stesso tempo quando vi è di più vivo, forte, espressivo, speciale”.

© Riproduzione riservata