Una tavola rotonda, rigorosamente virtuale, per parlare non solo delle difficoltà con cui anche la pallamano sarda sta facendo i conti in seguito alla diffusione del Covid19, ma anche del futuro, tra aspettative, timori e speranze. L'Hac Nuoro, le sassaresi Verdeazzurro e Lions e l'Handball Selargius hanno dialogato e condiviso pensieri, auspici e desideri in vista della ripresa, e si sono confrontate col nuovo delegato regionale della Figh, Antonello Fancellu.

HAC NUORO - Dal capoluogo barbaricino, il tecnico Roberto Deiana ha ricordato come la rischiosa trasferta in terra emiliana prevista per inizio marzo fosse saltata anche grazie al decisivo ed efficace intervento del sindaco, che aveva scritto alla Federazione affinché la compagine nuorese, per giunta composta per la maggior parte da minorenni, evitasse di mettersi in viaggio. Dopo lo stop a campionati e allenamenti, l'Hac ha comunque offerto ai propri tesserati dei training da svolgere individualmente, in casa, e ha continuato a tenere sotto la propria ala protettiva tutti i giocatori stranieri.

"Oltre ad aver mantenuto gli impegni presi a inizio stagione, li abbiamo aiutati anche a livello mentale, il momento era davvero critico e viverlo lontano dalle proprie famiglie non era semplice. Così come è stato complicato per le nostre ragazze che militano in nazionale, la maglia azzurra è il sogno di ogni atleta e lo stop è stato un trauma anche in vista degli impegni tricolori".

Roberto Deiana ha anche tirato le somme sulla stagione che si è appena conclusa e parlato della ripresa. "Sono soddisfatto, non avevamo ancora raccolto dei punti ma eravamo in crescita. In A2 maschile come in A1 femminile noi puntiamo a lanciare i nostri giovani talenti, che purtroppo spesso perdiamo quando, a 19 anni, lasciano la città per proseguire gli studi altrove. Le mie ragazze, pur con quattro under in campo, dopo un avvio stentato si stavano ambientando e stavano giocare ad armi pari con chi puntava allo scudetto. Sono atlete che fanno gola ai migliori club italiani e devo svelare che qualcuno, benché ci fosse stata la richiesta di non contattare tesserate di altri club, le ha chiamate durante questo periodo di quarantena per far loro delle offerte. Ma voglio chiudere questa parentesi e ricordare che, se i campionati non fossero stati chiusi in anticipo, noi avremmo dovuto giocare in casa la finale scudetto di Youth League U20 femminile".

Il tecnico nuorese ha le idee chiare anche riguardo ad allenamenti e impianti: "io sono pronto e in grado di svolgere gli allenamenti rispettando distanze e direttive. Vedremo se tutti gli atleti saranno pronti a ricominciare. Riguardo agli impianti, anche in qualità di gestore, posso dire che gli interventi di santificazione andranno fatti e servirà il supporto delle istituzioni, perché sono operazioni impegnative e costose".

VERDEAZZURRO SASSARI - Positivo anche il bilancio della coach Patrizia Canu. "In A2 maschile abbiamo fatto un campionato eccezionale in cui forse abbiamo sbagliato solo 2-3 partite, e ci restavano da giocare le gare più importanti in casa. Abbiamo messo in difficoltà la capolista e sono certa che avremmo saputo far bene anche nell'ultima parte della stagione. Nel weekend prima dell'interruzione avremmo dovuto ospitare il Parma, ma il nostro presidente, che aveva già intuito l'imminente pericolo, aveva chiesto il rinvio. Gli sportivi sono molto attaccati al campo, ma anche noi sappiamo che la salute viene prima dello sport ed è giusto che sia finita così". Il sodalizio sassarese, che da anni lavora tanto sul settore giovanile, sta investendo anche sul settore tecnico. "Stiamo formando i nostri giovani allenatori, programmiamo il futuro con l'obiettivo di far crescere anche le nostre squadre femminili. Non sappiamo ancora come saranno gestiti gli impianti, ma intanto stiamo vicino ai ragazzi con programmi di lavoro da svolgere a casa. Tutto sarà diverso, ma anche la Regione dovrà starci accanto, senza posticipare o dilazionare i contributi: lo sport ha un valore economico, perché sono tante le squadre che arrivano in Sardegna e spendono del denaro qui, e sociale, i bambini che iniziano a giocare sognano di arrivare in prima squadra e non devono veder sfumare i propri sogni".

LIONS SASSARI - La compagine turritana ha chiuso la propria stagione senza disputare i due concentramenti di A2 femminile che erano in programma a Cassano Magnago e Dossobuono. "Il rischio era troppo alto, anche i genitori erano spaventati ed è stato giusto fermarsi. Avevamo una buona squadra, un mix di atlete giovani ed esperte, e per me tutto il roster è confermato, anche se darò loro la possibilità di scegliere già dal 30 giugno prossimo", ha spiegato la coach Zucchi Pastor. "Rispetteremo tutti gli impegni presi e vogliamo essere positivi e ottimisti. Per stare accanto ai nostri giocatori, dalla prima squadra ai nostri bambini, ogni settimana facciamo due o tre allenamenti in videoconferenza, è un modo per restare in contatto, tutti loro sono parte integrante di questa società". I dubbi dell'allenatrice sassarese, come quelli dei rappresentanti delle altre società, riguardano la gestione degli impianti e gli aiuti economici che arriveranno da Federazione e istituzioni. "Ancora è presto per parlare delle palestre e dei progetti nelle scuole, non sappiamo ancora nulla, ma immagino che sarà più complicato rispetto al passato. So già, però, che gli sponsor che ci hanno accompagnato in questi tre anni non ci saranno più, ma cosa potrei chiedere? Mi auguro che arrivino degli aiuti da federazione, comune, regione e gestori, spero che tutti capiscano le nostre difficoltà. SELARGIUS - La società selargina, impegnata nei campionati giovanili e nella B regionale, pur non avendo problemi legati a costose trasferte oltre Tirreno, ha condiviso quelli sul futuro. "Quest'anno ci sono state tante novità, abbiamo cambiato mezza squadra e inserito tanti giovani che, pur avendo solo un anno di pallamano alle spalle, hanno provato a fare la loro parte. Abbiamo anche formato una squadra femminile e lavorato nelle scuole per far conoscere questo sport. Spero che questa lunga sosta non allontani i ragazzi, informarli della sosta è stata dura, perché avevano tante aspettative, ma col senno di poi è stata la scelta giusta", ha spiegato il presidente Roberto Campus. "A Selargius non abbiamo impianti regolamentari, dunque abbiamo un accordo col Cus Cagliari per impiegare il campo 40x20 della Cittadella Universitaria di Monserrato, ma ora è tutto in standby. Speriamo che la Figh ci venga incontro, altrimenti non so quante società riusciranno a prendere parte al prossimo campionato. Intanto abbiamo chiesto alla federazione anche un delegato provinciale per il cagliaritano per promuovere la pallamano nel sud Sardegna".

IL DELEGATO - L'intervento di Antonello Fancellu, nuovo delegato regionale della Figh, succeduto a Carlo Baroffio, è stata un'iniezione di fiducia per le società. "In attesa di conoscere le decisioni prese dal Ministero e dal Coni, la Federazione ha approntato un piano in vista della ripresa dei campionati in autunno. Occorrerà attendere le disposizioni che arriveranno dall'alto, perché c'è una gerarchia decisionale da rispettare, ma l'obiettivo è quello di un campionato a costo zero per le società", ha spiegato Fancellu. "Al momento è certo che alle società di interesse nazionale (che militano in A1 e A2) verranno abbuonati i contributi versati e posti a credito per il prossimo anno, quindi non avranno costi di affiliazione per riprendere l'attività e non dovranno versare la prima tranche delle tasse. Ma l'obiettivo, ripeto, è un campionato a costo zero".

Il delegato ha parlato anche delle società che disputano i campionati d'area, quindi B regionale e giovanili: "in questo caso la Federazione ha maggiori difficoltà a quantificare i costi in maniera compiuta e pertanto ha optato per un bonus, una sorta di contenitore vuoto all'interno del quale, facendo riferimento ai costi sostenuti nella stagione precedente, aggiungere ulteriori oneri, affinché le società possano intraprendere in serenità la prossima stagione agonistica. Per questo invito le società a predisporre un business plan affinché la Federazione sia messa in condizioni di operare". Antonello Fancellu ha risposto anche alla richiesta del Selargius di avere un delegato provinciale nel capoluogo sardo e spiegato come, al momento della riapertura, la pallamano sarda possa ampliare il proprio raggio d'azione. "Anticipo che ci stiamo lavorando. Inoltra abbiamo effettuato uno studio di settore, nel cagliaritano ci sono 173 scuole primarie e 87 secondarie inferiori e a queste, come alle altre scuole sarde, invieremo il progetto "Pallamano a scuola", approntato dalla Figh per promuovere lo sport attraverso tecnici federali".

In chiusura un messaggio sulla sicurezza: "Non solo rispetteremo le direttive ministeriali e del Coni, ma se è possibile in ambito federale i controlli sulla salute degli atleti e la salubrità degli ambienti saranno ancora più stringenti. Rassicurate giocatori e famiglie".
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