Il 2018 della pallamano sarda si chiuderà con il derby di A2 maschile tra Raimond e Verdeazzurro. Non poteva esserci finale migliore per un anno che ha visto le due turritane combattere ad armi pari la scorsa primavera e adesso, che il campionato è zeppo di formazioni attrezzate e giocatori competitivi provenienti dall'A1, ritrova i rossoblù in vetta al girone B e cugini a metà classifica impegnati a gestire piuttosto bene quella che loro stessi avevano definito un'annata di transizione.

Statistiche alla mano, la Raimond è prima con diciannove punti assieme a Parma e Nonantola, mentre la Verdeazzurro è settima con Ferrara a quota nove. La squadra di Luigi Passino ha il miglior attacco (345 reti) e la miglior difesa (234), quella delle coach Canu e Cossu ha il settimo attacco (281) ma è seconda per reti subite (313). Numeri che, tuttavia, in una sfida emozionante e travolgente come la stracittadina, lasciano il tempo che trovano.

Alle 18 di domani, sul parquet di un PalaSantoru che si preannuncia strapieno, si misureranno due squadre che rappresentano due progetti, due generazioni e due realtà diverse. Nessuno vorrà perdere e tutti avranno eccezionali motivazioni per cercare il successo, ma la vera vittoria, per la Sardegna e anche per la città di Sassari, è avere due ambasciatrici che in un campionato nazionale sono capaci di dire la loro e che, pur seguendo strade differenti, lottano quotidianamente per riportare, tardi o prima, la città e tutta l'Isola ai fasti di un tempo.

"Il derby è molto importante per Sassari e deve essere una festa" aveva dichiarato il tecnico Luigi Passino dopo l'ultima gara vinta a Firenze. Alla vigilia della stracittadina, l'analisi del coach della Raimond è più tecnica: "Sfida difficile, molto sentita dai ragazzi e dall'ambiente. Noi ci siamo preparati con attenzione e mi auguro di fare bella figura davanti a tutti, pur conoscendo le difficoltà della partita. Loro hanno un bel gruppo e sono giovani, per cui dobbiamo stare attenti ai loro ritmi e ai loro punti di forza".

La Verdeazzurro, che quasi sicuramente arriverà all'appuntamento senza il capitano Francesco Cherosu, ancora bloccato da un infortunio muscolare, ha estratto comunque un asso dalla manica. Si tratta di un gradito ritorno, quello del terzino italo-argentino Tony Piatti, arrivato in città ieri e già pronto a tornare nel gruppo con cui aveva giocato lo scorso campionato.

"Siamo Davide contro Golia, son cambiati tanti equilibri e noi abbiamo deciso di fare un anno di transizione, puntando a una salvezza tranquilla. La Raimond, invece, ha costruito un fior di squadra che ha fatto il vuoto e sono certa che centrerà la promozione in A1", ha sottolineato la coach della Verdeazzurro, Patrizia Canu. "Sabato le forze in campo saranno diverse, ma il derby è sempre bello e noi stavolta puntiamo a uscire dal campo a testa alta". In una stagione in cui ha dovuto fare i conti con una serie di importanti infortuni, l'allenatrice turritana si è vista costretta ad anticipare l'approdo in prima squadra di diversi atleti delle giovanili. "Un'opportunità che sta permettendo ai talenti del nostro vivaio di crescere ancora più in fretta, abbiamo bisogno di loro. Intanto abbiamo recuperato Bianco, ma dispiace arrivare al derby senza il capitano. Al Palazzetto ci sarà tantissima gente e speriamo di offrire un bello spettacolo, ognuno ha la sua idea di pallamano e sono certa che il pubblico si divertirà e apprezzerà diversità e agonismo. Ci aspettiamo grande rispetto anche sugli spalti, ci sarà un clima eccezionale". La coach Patrizia Canu si è congedata con un pensiero rivolto al futuro. "È emozionante regalare alla città di Sassari una partita così. L'anno prossimo, quando la Raimond sarà in A1, noi ci giocheremo le nostre carte in A2 e saremo molto affamati".
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