L'estate è cabriolet. D'antan è ancora meglio. E' la stagione delle scoperte anche nel settore delle auto storiche. E dal vecchio garage anche in Sardegna in questo periodo spuntano Maggioloni cabriolet, Duetti Alfa Romeo, le Citroen mehari che colonizzano zone come Carloforte e La Maddalena, le Renault Frog derivate dalla R4 e via dicendo. Se ne vedono di tutti i tipi. La più particolare nelle strade di Cagliari è sicuramente una Volskwagen Pescaccia color arancio di proprietà di un dipendente di una multinazionale, Massimiliano Vinciguerra, 54 anni: "L'ho acquistata due anni fa da un rivenditore specializzato nella zona di Siena: la uso quotidianamente per il tragitto casa-lavoro e per andare al mare. Sono arrivato a Cagliari da Roma per motivi di lavoro e ho scelto la Pescaccia anche perché in Sardegna ho la fortuna di poterla usare scoperta per molti mesi all'anno".

Massimiliano Vinciguerra con la sua Pescaccia (foto concessa da Massimiliano Vinciguerra)
Massimiliano Vinciguerra con la sua Pescaccia (foto concessa da Massimiliano Vinciguerra)
Massimiliano Vinciguerra con la sua Pescaccia (foto concessa da Massimiliano Vinciguerra)

Perché un'auto storica? Massimiliano Vinciguerra non ha dubbi: "E' una filosofia di vita, quella del riuso consapevole anche di veicoli nati un'altra epoca ma comunque attuali. La mia, per esempio, ha una storia molto particolare e conosciuta dagli appassionati. Il prototipo della Pescaccia nasce come auto militare tedesca, utilizzata dalle truppe di Hitler nelle campagne in Africa e in Russia perché raffreddata ad aria: non si fermava mai. La versione attuale è comoda e spartana, sicura e confortevole. Non è vero che consuma troppo: 10-12 chilometri al litro. E' completamente in ferro, robusta, affidabile. Garantisce il piacere di una guida in totale relax, si può godere il panorama, non avere fretta, un lusso soprattutto per chi come me arriva da una città come Roma".

Giuseppe Tamponi è un 57enne impiegato cagliaritano con una passione: le Citroen Mehari, vettura simbolo dell'estate: "Ne ho quattro, acquistate via via negli anni. Un amore sbocciato quando avevo 8 anni: nel garage del palazzo dove abitavo, quartiere Monte Urpinu, un architetto acquistò questa piccola jeep che ricordava quelle americane ma realizzata dalla Citroen interamente in plastica: un colpo di fulmine. Adesso la apprezzo per la versatilità, perché si può trasformare: si possono togliere i teli, abbassare il vetro anteriore, smontare le portiere. Fantastica ed economica, arriva dappertutto". Pittore pluripremiato, Giuseppe Tamponi è anche un artista: "Ecco, la Mehari è un po' una vettura da pittore bohemien scapestrato, un mezzo anticonformista come deve esserlo anche l'arte>, sorride.

Giuseppe Tamponi con le sue Mehari (foto concessa da Giuseppe Tamponi)
Giuseppe Tamponi con le sue Mehari (foto concessa da Giuseppe Tamponi)
Giuseppe Tamponi con le sue Mehari (foto concessa da Giuseppe Tamponi)

E racconta un episodio curioso. Roberto Petza ha 31 anni, è di Olbia, ha conservato in un cassetto la laurea in economia e management e si occupa dell'azienda di famiglia, settore charter nautico: d'estate usa esclusivamente la sua Renault Frog: "L'ho cercata per anni, alla fine l'ho trovata in un cantiere nautico, era abbandonata da anni e aveva alcuni pezzi non originali come per esempio i sedili. Ogni anno ho effettuato un piccolo intervento di restauro, adesso è perfetta. La Frog è una vettura particolare, abbastanza rara, perfetta per l'estate sarda ma io la utilizzo anche d'inverno. Curiosamente ogni volta per strada la gente mi ferma per chiedermi se è in vendita. Ho la fila di potenziali acquirenti ma la risposta è sempre la stessa: no, grazie".

Ci sono poi le auto più prestigiose, si vedono spesso in questo periodo per le strade della Sardegna: c'è il manager di una società leader nel settore dell'energia che alterna le uscite con il Mercedes Pagoda blu e un bellissimo Maggiolino cabriolet verde, il notaio cagliaritano con le sue Autobianchi bianchine trasformabili con il tettuccio aperto, una signora molto elegante che capita spesso dalle parti di piazza D'Armi alla guida di un Duetto Alfa Romeo bianco, aperto anche sotto il sole cocente del primo pomeriggio.

Il mercato ha subito un rallentamento a causa della pandemia ma i prezzi non sono scesi. Neppure quelle delle cabriolet storiche, ovviamente. Qualche esempio tratto dal listino pubblicato mensilmente dalla rivista specializzata Ruoteclassiche, riferito a esemplari in perfetto condizioni: la Fiat Ritmo cabrio costa circa 7 mila euro, la Mehari sui 16 mila, la Renault Frog 13 mila euro, il Maggiolino cabrio dai 15 ai 30 mila euro a seconda della versione, la Pescaccia 15 mila, la Golf cabriolet 6 mila, il Duetto osso di seppia Alfa Romeo 45 mila euro, la Ds cabriolet Chapron, inarrivabile per eleganza, 240 mila euro. Cabrio per tutte l tasche, la passione non ha davvero prezzo.
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