Il Sant'Elena avrà il pass per l'Eccellenza? Lo sperano i suoi tifosi, lo spera la società: col campionato virtualmente chiuso il 1° marzo la squadra di Ravastini si trova al secondo posto nel girone A della Promozione, dietro l'Idolo, virtualmente promosso in Eccellenza grazie al suo primo posto nel girone.

Ci sarà spazio in Eccellenza anche per il Sant'Elena? Ci potrebbe essere in caso di ripescaggio del Castiadas in Serie D. Il 22 maggio ci dovrebbe essere la chiusura ufficiale dei campionati dilettantistici e nell'occasione si potrebbe anche decidere il meccanismo delle promozioni e delle retrocessioni.

Quest'anno il Sant'Elena ha trovato un suo campo, trasferendosi a Quartucciu. Un passato quello del Sant'Elena di tutto rispetto che merita quindi almeno l'Eccellenza. Tantissimi i suoi campionati di Serie D, con tappe anche nella serie C2. Era il Sant'Elena dei Boldszar, Cappellaro, Nenè allenatori e di giocatori del calibro di Antonazzo, Gariazzo, Biondi, Mureddu, Cao, Pinna, Bogazzi, tanto per ricordare qualche nome. Il Quartu si trasferì dal suo campo in terra battuta (campo Ferrini) a Is Arenas, oggi ridotto a un immondezzaio. Tempi lontanissimi, quelli del grande Sant'Elena. Il rilancio potrebbe iniziare proprio in caso di ripescaggio in Eccellenza.

I ragazzi del Castiadas dopo un gol (L'Unione Sarda - Serreli)
I ragazzi del Castiadas dopo un gol (L'Unione Sarda - Serreli)
I ragazzi del Castiadas dopo un gol (L'Unione Sarda - Serreli)

PROMOZIONE - A Castiadas non è rimasto nessuno. Anzi, è rimasto solo il difensore Manga. L'ultimo a lasciare il paese del Sarrabus è stato l'argentino Correa, centrocampista di lusso. Gli altri erano andati via a marzo dopo lo scoppio della pandemia. Oggi i giocatori della squadra del presidente Pierpaolo Piu si trovano in Argentina, Inghilterra, Spagna e nel Lazio, dove è tornato anche l'allenatore Cotroneo.

Chissà se quei ragazzi terribili e con tanta classe addosso torneranno a vestire la maglia del Castiadas, visto che questo campionato è finito anzitempo. Galantini, Sylla, Pecci, Tesfai, Seck, Fernandez, Correa, Malandra, Manga, Cavallaro, Carboni, Aceto, Cinus, Savage, Angelucci, Diaz avrebbero sicuramente meritato il salto in Serie D assieme al mister Cotroneo e all'intero staff tecnico.

Molti sperano di rivederli ancora assieme nella prossima stagione che sia di Eccellenza o di Serie D. In diverse partite hanno dato spettacolo, strappando applausi tra il pubblico che a loro si è affezionato.

Indimenticabile la rimonta contro il Carbonia dallo 0-2 del primo tempo al 4-2 finale con tre reti dello spagnolo di Malaga, Fernandez. Ragazzi arrivati da mezzo mondo che hanno sicuramente onorato la maglia. La pandemia ha rotto il giocattolo con questi giovani ora distanti migliaia di chilometri fra loro. Che tornino o no, sono tutti diventati beniamini del pubblico sarrabese assieme ai sardi Carboni, Usai, Cuccu, Cauli, Idili, Frau, ad Aceto e Forzati. Una squadra con mille lingue che è riuscita a fare amalgama, amicizia e a produrre buon calcio.

"Sono ragazzi straordinari - hanno detto il presidente Pierpaolo Piu e il vice Mauro Vargiolu - bravi calciatori, ottime persone. Hanno vissuto per dieci mesi assieme, hanno fatto gruppo, si sono divertiti e ci hanno regalato tante soddisfazioni. Purtroppo il coronavirus ha rotto il giocattolo. Ricomporlo? Chissà".
© Riproduzione riservata