Pensa si possa ripartire a maggio? "No impossibile. Non c'è la sicurezza sanitaria necessaria nel mondo dilettantistico. Strutture non adatte a rispettare le regole post pandemia. Spogliatoi spesso angusti, docce anguste. Lasciamo perdere. Riprendere senza l'assoluta certezza della fine della pandemia, sarebbe davvero un grosso rischio".

Taglia corto Antonio Prastaro, uno dei tecnici sardi più apprezzati e preparati. Ha allenato un po' in tutta la Sardegna, la Nuorese, il Tonara, il Monastir e altre squadre ancora. Conosce bene il calcio sardo e i suoi impianti. Un giudizio quindi importante il suo.

Ma se i campionati non riprenderanno cosa succederà? Ci saranno promozioni, retrocessioni? "Difficilissimo prendere una decisione perché qualunque sia la soluzione ci sarebbero sempre società scontente. Ma queste sono decisioni in capo ai dirigenti federali. Sicuramente ora è più opportuno pensare alla salute sperando di poterci riprendere quanto prima possibile la vita normale. Prima devono ripartire la scuola e il mondo del lavoro. Lo sport agonistico viene dopo".
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