Sandro Acciaro, allenatore Ilvamaddalena: "A San Teodoro con rispetto"

Cinque vittorie e un pareggio, 13 gol fatti e 2 subiti, primo posto in classifica, in comproprietà con la corazzata Thiesi. Questi i numeri della gloriosa Ilvamaddalena, che sta rispettando pienamente i pronostici della vigilia, che la indicavano tra le assolute protagoniste del girone B di Promozione di calcio.

Domenica trasferta contro la cenerentola del torneo San Teodoro: zero punti e problemi societari. Un impegno all'apparenza molto facile per gli isolani.

Il punto della situazione con l'allenatore dell'Ilvamaddalena Sandro Acciaro, tra addii e ritorni alla tredicesima stagione alla guida dei Leoni.

San Teodoro: sulla carta dovrebbero esserci altri tre punti sicuri.

"Andremo a San Teodoro con grande rispetto degli avversari. Sappiamo delle loro vicissitudini, ma potrebbero essersi rinforzati. Ad ogni modo chiederò ai ragazzi massima attenzione".

Domenica la Lanteri di Sassari vi ha fatto soffrire, l'avete sottovalutata?

"Assolutamente no. La Lanteri è squadra compatta e scorbutica. Ci ha fatto penare con il suo pressing asfissiante. La vittoria è arrivata all'ultimo respiro, penso meritata".

Il Thiesi è davvero l'anti Ilva?

"I neroverdi sono una grande squadra, ben guidata e con un attacco formidabile. Sì, penso sarà la nostra maggiore antagonista, senza sottovalutare altre squadre, Stintino e Macomerese in primis".

Con che modulo gioca la sua formazione?

"In genere col 4-3-3, molto duttile, in base allo schieramento degli avversari. Nel calcio attuale però non possono esserci moduli fissi. I sistemi di gioco possono variare diverse volte durante una partita".

La Maddalena è da sempre una grande piazza calcistica, lei subisce questa pressione?

"Non nego che sia impegnativo guidare l'Ilva, specie per me che sono maddalenino ed ex giocatore. I tifosi ti danno molta carica, sono calorosi e allo stesso tempo molto esigenti. Dai giocatori pretendono il massimo e d'altronde la nostra storia parla chiaro: chi indossa la maglia dei Leoni deve onorarla sino all'ultima riserva di energia".