Una delle nobili decadute del calcio sardo, orgoglio della Gallura e non solo. Tredici stagioni di seguito nei professionisti solo qualche anno fa, il Tempio Calcio sta risorgendo dalle sue ceneri. In prima categoria, girone D, è indicato dagli addetti ai lavori tra le squadre favorite alla vittoria finale.

Sinora sta mantenendo le promesse: primo in classifica dopo tre giornate. Allenatore è il calangianese Alessandro Sassu. La società è retta da un "triumvirato": Pietro Altana, Pasqualino Cucciari e Pierpaolo Addis. Tre moschettieri che si sono presi l'onere e l'onore di risollevare le sorti dei gloriosi galletti blu.

Addis, 61 anni, dipendente dell'Agenzia delle Entrate, ha dedicato la vita allo sport e soprattutto al pallone, come del resto tutta la sua conosciuta famiglia tempiese.

I pronostici della vigilia si stanno avverando.

"Finiamola con questa storia. Siamo primi, è vero, ma il campionato è ancora lungo e ci sono squadre forti. Noi ce la metteremo tutta e abbiamo allestito una formazione competitiva. Ragazzi come Pitruzzello, Vannuzzi, Palmisano e Ferreira, solo per fare qualche nome, comunque sono un lusso per la categoria".

Le vostre avversarie più pericolose?

"Prima di esprimere un giudizio le vorrei vedere giocare. Vincere un campionato, a qualsiasi livello, non è mai facile".

Domenica prossima insidiosa trasferta a Pozzomaggiore.

"Dicono che sia un'ottima squadra. Comunque ci stiamo preparando bene".

Le tribune del mitico stadio Nino Manconi sono di nuovo colme di pubblico?

"I tempi della serie C sono inarrivabili. Altro contesto, altra economia, altro calcio. Noi per il momento ci accontentiamo di 300 paganti".

Quali differenze trova con il calcio dilettantistico di una volta?

"Enormi. Forse ora i ragazzi sono preparati meglio atleticamente, ma devo dire che in generale come contenuti tecnici siamo lontani dai vecchi tempi. Soprattutto l'atmosfera era diversa. Ma non voglio farmi prendere dalla nostalgia".
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