Proseguono le polemiche sulla Superlega, dopo l'annucio dei top club europei - tra cui Juventus, Inter e Milan - di voler "far parte per se stessi", dando vita a un nuova competizione continentale.

La minaccia di Uefa e Fifa è chiara: "Le squadre che aderiranno saranno escluse da tutti i trofei, sia nazionali che europei, ovvero campionati, Champions League ed Europa League". Non solo: i calciatori delle squadre che entreranno in Superlega rischiano anche di dire addio alle convocazioni in nazionale.

"Se alcuni 'eletti' scelgono di andare per la loro strada, devono pagare le conseguenze delle proprie scelte. Sono responsabili delle loro scelte", ha detto il presidente della Fifa Gianni Infantino, intervenendo durante il Congresso Uefa a Montreux in Svizzera. "Concretamente vuol dire, siete dentro o siete fuori? Non si può stare a metà. Pensateci bene, tutti devono pensarci", ha aggiunto Infantino. E ancora: "C'è molto da buttare via per un gioco finanziario a breve termine di qualcuno. Le persone devono pensare davvero attentamente, devono assumersi la responsabilità".

Dal canto proprio, Florentino Perez, presidente del Real Madrid, uno dei club promotori, assieme alla Juventus, della nuova competizione ha spiegato: "I giovani hanno perso interesse, il calcio deve evolversi: ci saranno più soldi per tutti. Il pallone deve adattarsi ai tempi del Real, il pubblico diminuisce. E con la pandemia, siamo tutti rovinati".

Il patron delle merengues ha poi preseguito: "Abbiamo capito che dobbiamo cambiare qualcosa per rendere questo sport più attrattivo per tutti".

Perez ha poi minimizzato le minacce di esclusione dalle coppe della Uefa: "I giocatori della Superlega stiano tranquilli, il divieto di giocare con le Nazionali non ci sarà. Né il Real, né il City verranno esclusi dalla Champions".

Sui tempi di partenza ha parlato Anas Laghrari, segretario generale della Superlega, in un'intervista a Le Parisien: "La Super League può partire anche tra cinque mesi. Siamo pronti a sederci e parlare con la Uefa. Le loro minacce di esclusioni non sono comunque legali". "Non sarà una lega chiusa, un quarto delle squadre sarà rinnovata ogni anno - spiega -. Vogliamo creare il miglior calcio, abbiamo il desiderio di organizzare una competizione che tutti vogliono vedere, che fa sognare la gente, i giovani per rinnovare un calcio che è entrato nella follia dei trasferimenti e dei soldi".

(Unioneonline/l.f.)

Spadafora: "Levata di scudi ipocrita"

Il No di Infantino:

© Riproduzione riservata