Torres-Nuova Florida, Carbonia-Nocerina, Lanusei-Gladiator e Cassino-Latte Dolce. Sono queste le gare delle sqadre sarde in programma per domani per il campionato di Serie D. Come è noto non giocano invece Muravera e Arzachena a causa del Covid.

Tutte importanti le partite di domani. La Torres che nelle ultime due trasferte ha conquistato sei punti, si pone l'obiettivo di battere anche il Nuova Florida, per uscire dalla bassa classifica. La squadra di Archimede Graziani ha preso a convincere e soprattutto a far punti. La Nuova Florida è avanti di un punto ma ha giocato due gare in meno della squadra sassarese che proprio per questo ha necessità di conquistare questi tre punti. Le condizioni ci sono: i sassaresi come detto attraversano un buon momento, Graziani è un ottimo tecnico (ha fatto benissimo alcuni anni fa a Lanusei ed ha allenato anche l'Avellino) che conosce bene le insidie della Serie D. Meglio insomma conquistare altri tre punti e portarsi a 26 per continuare poi sulla scia di questo buon momento.

Difficile la trasferta per l'altra squadra sassarese, il Latte Dolce che gioca a Cassino. Ma anche la squadra di Fossati che con 29 punti appare tranquilla in classifica, sta attraversando un buon momento. Significa che può fare punti anche a Cassino. Il Lanusei, prima fra le sarde, torna a casa dopo le ultime due trasferte vinte. La squadra di Greco ha tutti i numeri per vincere contro il Gladiator disperato, penultimo in classifica. Un campionato straordinario quello finora giocato dalla squadra di Greco, tecnico assolutamente vincente che ha messo su una squadra forte in ogni reparto. Come l'allenatore del Carbonia Marco Mariotti che sta guidando una squadra capace di esprimere bel gioco 4 di un brillantissimo settimo posto, con la possibilità di migliorare ancora la classifica visto che ha giocato meno gare rispetto allo stesso Lanusei e alle altre squadre avanti. Il Carbonia però domani ospita però una squadra fortissima, il Nocerina che continua a sognare la Serie C attraverso i play off. Ma ricordiamoci che il Carbonia è abituato alle grandi imprese.

Antonio Serreli
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