Il Cagliari acciuffa un pareggio all'ultimo minuto al Marassi. Va avanti al 12' con Joao Pedro, gioca bene e non soffre praticamente mai per 70 minuti. Poi il micidiale uno-due blucerchiato che stenderebbe anche un toro, ma i rossoblù - con un Semplici sconsolato che aveva già indossato la giacca - agguantano un meritatissimo pari all'ultimo respiro con il primo gol di Nainggolan in questo campionato.

Semplici ha le idee chiare e scende in campo ancora una volta con il suo 3-5-2. Pavoletti preferito a Simeone in avanti, a sinistra torna Lykogiannis, così Nandez può nuovamente scorrazzare sulla sua fascia preferita, la destra. Altro cambio in difesa, dove torna titolare Ceppitelli e Klavan siede in panchina.

Per un undici titolare che si compone così: Cragno, Ceppitelli, Godin, Rugani, Nandez, Marin, Nainggolan, Duncan, Lykogiannis, Joao Pedro Pavoletti.

L'ex Claudio Ranieri risponde con il solito 4-4-2: Audero, Bereszynsky, Ferrari, Colley, Augello; Candreva, Silva, Ekdal, Jankto; Keita, Quagliarella.

PRIMO TEMPO - Sin dai primi minuti si vede una squadra ben messa in campo e con un altissimo livello di attenzione. I tre difensori non sbagliano un intervento, a centrocampo Marin lavora più in copertura mentre è Nainggolan a inserirsi tra le linee più spesso creando grattacapi ai blucerchiati.

I sardi giocano in verticale appena possono, e le premesse del gol si vedono subito. Joao Pedro si presenta due volte davanti ad Audero, in entrambi i casi è fermato per fuorigioco, poi Bereszynsky si immola per respingere un tiro di Lykogiannis al termine di una bella manovra rossoblù.

Al 12' il brasiliano porta in vantaggio il Cagliari. Rimessa con le mani direttamente in area e sponda di Pavoletti, Audero si oppone al primo tentativo di Joao Pedro, che però prende la respinta del portiere e scaraventa in rete il suo 13esimo gol in campionato.

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Passano appena 4 minuti ed è subito brivido per i rossoblù, quando Giacomelli fischia un rigore per fallo di Rugani su Keita servito da un colpo di testa di Quagliarella. Ma il Var ravvisa un fuorigioco del 27 blucerchiato che vanifica tutto.

I sardi prendono in mano la partita. Non concedono nulla e anzi si rendono spesso e volentieri pericolosi con manovre di gran qualità, ma manca sempre qualcosa al momento di tirare o dell'ultimo passaggio. Una Samp frustrata ci prova in maniera velleitaria da fuori, e costruisce una buona azione solo al 45' con Jankto che pescato in area da Adrien Silva scaglia un sinistro sull'esterno della rete.

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SECONDO TEMPO - Nella ripresa Ranieri, alla ricerca di una maggiore pericolosità in avanti, parte con Ramirez per Augello e la Samp passa al 3-4-1-2.

Ma è subito il Cagliari a sfiorare il raddoppio. Apertura splendida di Duncan per Nandez, che penetra in area ma si allunga il pallone: quando la palla sembra persa irrompe Joao Pedro che conclude a botta sicura in area, ma trova Bereszynsky che si immola in tackle.

E' sempre il brasiliano poco dopo a colpire di testa su corner di Marin, palla a lato. Passa un minuto e Nandez dosa male l'assist per Marin vanificando una bella manovra rossoblù. In mezzo c'è il giallo per proteste al diffidato Pavoletti, che salterà la Juventus.

La Samp che non riesce ad entrare in area ci prova da fuori con Ramirez, il suo sinistro centrale viene bloccato da Cragno. Allora Ranieri ne cambia altri due, mettendo Thorsby e Gabbiadini per Ekdal e Keita.

Ma il Cagliari continua a fare la partita. Nainggolan ci prova dal limite, tiene basso il sinistro ma Audero blocca a terra. Poi Marin entra in area da destra e cerca l'assist, ma calibra male. I doriani rispondono con un bello scambio tra Ramirez e Quagliarella che porta l'uruguaiano al tiro, palla di poco alta.

Un altro giallo pesante arriva al 68', è per Lykogiannis: anche lui diffidato, salterà la Juve. Il Cagliari ha fatto l'errore di non chiuderla, gli attacchi della Samp si fanno più insistenti e dopo due cross respinti da Godin e Rugani sul terzo consecutivo sbuca Thorsby, che indirizza male tra le braccia di Cragno.

Poi arriva l'uno-due micidiale dei doriani che la ribaltano in tre minuti. Ramirez lancia Bereszinsky in area, il polacco sfugge alla marcatura di Lykogiannis e scaglia un gran destro su cui Cragno non può nulla. Siamo al 78'. Il Cagliari si fionda in avanti per tornare vantaggio (lo meriterebbe anche) ma viene punito. La Samp riparte in contropiede, Gabbiadini è uno contro uno, Godin gli concede il tiro da posizione impossibile ma il numero 23, complice un Cragno non irreprensibile, trova il gol sul palo del portiere: 2-1 all'81'.

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Semplici allora gioca la carta Pereiro per Marin e passa alla difesa a quattro con Calabresi al posto di Rugani. E' proprio Calabresi a rendersi pericolosissimo a destra. Supera un uomo, si accentra e cerca Nandez sul secondo palo, l'uruguaiano arriva con un attimo di ritardo.

Nell'assalto finale entra anche Cerri. E quando sembra finita e Semplici ha già indossato la giacca Nainggolan trova il primo gol in campionato. Preziosissimo. Un destro dal limite a pelo d'erba che - leggermente deviato - finisce dritto dritto all'angolino. Ed è giusto così.

I rossoblù si portano a +2 sul Torino, che ha due partite da recuperare (ma con Lazio e Sassuolo). Qualche rimpianto per una partita gestita benissimo per 70 minuti e non chiusa, ma anche la felicità per il pari agguantato all'ultimo respiro. Dopo tante partite perse nel finale, è anche un bel segnale.

(Unioneonline/L)

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