Situazione sempre più tesa tra Mario Balotelli e il Brescia.

Dopo che la società ha chiesto la risoluzione unilaterale del contratto con il calciatore, Mino Raiola ha denunciato mancati tamponi al giocatore da parte della squadra, con l'attaccante che ha rilanciato le frasi del suo procuratore dal profilo Instagram. Affermazione a cui il club ha risposto con un durissimo comunicato, nel quale si annunciano querele, anche se non vengono fatti nomi.

Per il Brescia "essere accusati di non rispettare le normative vigenti, per di più da parte di un nostro tesserato, è una calunnia vergognosa e chi l'ha pronunciata ne risponderà (sia in termini di danni economici che di immagine) nelle sedi più opportune, al fine di proteggere il lavoro e i sacrifici che il club e i suoi tesserati stanno facendo ogni giorno. Purtroppo, come tutti sappiamo, il comportamento irresponsabile di un singolo (nelle sue varie forme), può dare origine a grossi rischi per tutti e, per questo, saremo costretti ad adottare misure di controllo ancora più rigide, sempre a tutela del Club e dei suoi rappresentanti", si legge nella nota.

Intanto la procura Figc prolunga fino a domani l'ispezione al centro sportivo del club e ascolta il medico sociale.

Proseguono infatti i controlli del pool ispettivo della procura Figc, costituito per verificare la puntuale applicazione dei protocolli sanitari anti-Covid per gli allenamenti di gruppo delle squadre di calcio professionistiche.

Oggi gli ispettori si sono recati presso il centro di allenamento della squadra dell'ex presidente del Cagliari Massimo Cellino e hanno acquisito la documentazione sanitaria dei calciatori e del gruppo squadra, controllato la regolarità dell'esecuzione dei tamponi e degli esami sierologici e ascoltato il medico sociale.

(Unioneonline/F)
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