Un giocatore straordinario, uno dei grandi del Cagliari dello scudetto. Uno dei tanti rimasti nell'Isola a fine carriera, come Gigi Riva, Tomasini, Greatti, Reginato, Nenè, Martiradonna, Poli.

Piedi divini, Brugnera era arrivato a Cagliari dalla Fiorentina con Enrico Albertosi. Allora faceva l'attaccante, poi giocò a centrocampo e fece anche il libero. Lui non tradiva mai le scelte dell'allenatore Manlio Scopigno. Brugnera è ancora in Sardegna, si occupa di calcio giovanile, un profeta, un uomo stimato che ha subito capito anche il calcio di oggi.

Da allenatore ha seguito i bambini della scuola calcio di Gigi Riva, un docente di tecnica e di tattica.

Attualmente ricopre il ruolo di responsabile del settore tecnico dell'Atletico Cagliari e allena anche alcune squadre di bambini della stessa società cagliaritana. Segue le gare della prima squadra che occupa il primo posto nel girone A di Prima categoria col Villasimius.

I suoi consigli sono preziosissimi per tutti i tecnici.

La società del presidente Mauro Ceffa gli ha intitolato il centro sportivo del Quartiere del Sole. Inoltre organizza anche il trofeo Brugnera, di cui il 15 aprile prossimo era in programma la quinta edizione, rinviata a data da destinarsi.

Oggi Brugnera ha 74 anni. Ha iniziato la carriera da professionista nella Fiorentina vincendo una Coppa Italia e una Mitropa Cup. Nel 1968 l'arrivo al Cagliari. Ci ha giocato per dodici stagioni, 227 presenze e 20 reti in A, 101 presenze e 13 reti in B. Ha terminato la sua infinita carriera giocando in C2 con la maglia del Carbonia.
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