"Abbiamo accarezzato da vicino la vittoria, c'è ancora tanta rabbia e questo è un buon segno, nonostante il risultato sia stato tutto sommato positivo". E proprio questa rabbia sarà "lo stimolo per andare in campo e ottenere il massimo".

Così mister Rolando Maran suona la carica alla vigilia di Cagliari-Sampdoria, posticipo della 14esima giornata del campionato di serie A. Il riferimento del mister è all'ultima partita contro il Lecce, che ha visto i rossoblù andare in vantaggio 2-0 ed essere poi rimontati nel finale. Una beffa acuita dalle espulsioni di Cacciatore e di Olsen, con quest'ultimo che ha rimediato ben 4 giornate di stop per la rissa con Lapadula dopo il calcio di rigore che ha consentito ai giallorossi di accorciare il risultato.

LA RABBIA DOPO LECCE - "Forse a Lecce non abbiamo offerto la nostra migliore prestazione, ma ci poteva stare, non è semplice esprimersi sempre al 100%", ha detto Maran, assicurando che tutto ciò che è accaduto in Salento farà comunque da sprone per tornare a dare il meglio.

Ma, avverte l'allenatore, "dovremo stare attenti. Innanzitutto la classifica della Sampdoria non è veritiera, è in pratica la stessa squadra che l'anno scorso ha sfiorato l'ingresso in Europa League; poi dall'arrivo di Ranieri ha trovato velocemente una sua solidità, ha conquistato 8 punti in 4 partite. Un avversario da prendere con le pinze, con una forte identità e che troviamo nel suo momento migliore".

FIDUCIA A RAFAEL - Maran ha anche parlato di Rafael, cui domani sarà affidata la difesa della porta rossoblù, viste le assenze dell'infortunato Cragno e dello squalificato Olsen.

"È un portiere di grande personalità ed esperienza che ha sempre avuto un ruolo di primo pano all'interno dello spogliatoio", dice il mister.

L'AVVERSARIO - Quanto alla strategia anti-Samp (che i rossoblù affronteranno anche giovedì 5 in Coppa Italia), Maran spiega: "Nelle ultime cinque-sei partite abbiamo cambiato il modo di giocare, può essere che gli allenatori avversari ci abbiano studiato e prendano le loro contromisure. Se vogliamo continuare a fare bene, dobbiamo andare in campo con lavoro, dedizione, cura dei dettagli e la fame della squadra che si gioca ogni settimana una finale". Ancora: "Possiamo superare gli accorgimenti tattici avversari cercando di mettere un impatto forte sulla partita", ha aggiunto Maran.

PIEDI PER TERRA - E, di nuovo, il tecnico invita a non guardare troppo la classifica, che vede il Cagliari veleggiare tra le big. "Noi viviamo alla giornata, procediamo a fari spenti - ricorda infatti il tecnico - e se siamo arrivati sin qui, lo dobbiamo a questo atteggiamento. Allo stesso tempo ci deve motivare l'ambizione, la voglia di non accontentarci e di voler sempre qualcosa di più; consapevoli che nel momento in cui caliamo di intensità, può accadere quel che è successo lunedì a Lecce".

I RICORDI DI RANIERI - Del match ha parlato anche mister Ranieri, chiamato a riscattare la stagione blucerchiata, finora deludente. "Siamo ancora con l'acqua alla gola", ammette il tecnico. Che, poi, non può non tornare a ricordare gli anni trascorsi in Sardegna, sulla panchina rossoblù, nella stagione 1990-91.

"È stato l'inizio della mia carriera. Ho ricordi splendidi. Devo essere grato a tutta la Sardegna e alla società che mi ha accolto in quegli anni", la sua dichiarazione d'affetto.

E proprio Ranieri sa che alla Sardegna Arena non sarà facile, perché quella di Maran "è una delle squadre più in forma del campionato, sanno cosa vogliono e come ottenerlo. E in casa hanno un grande pubblico che li sostiene". Insomma, conclude Ranieri, "ci aspetta una partita davvero interessante".

(Unioneonline/l.f.)
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