Non solo Nainggolan e i suoi fratelli. C'è anche un altro Cagliari che vince, mostra il petto in giro per l'Italia e sogna a occhi aperti. È quello allenato da Max Canzi, primo in classifica nel campionato Primavera 1. Straordinaria nidiata classe 2001 con cinque fuori quota del 2000 e diversi 2002 (persino un 2004) di belle speranze e già protagonisti. Quasi tutti sardi e cresciuti nel settore giovanile rossoblù, dove lo spirito identitario è ormai un marchio di fabbrica e il senso di appartenenza sempre più forte. Oltre all'organizzazione, è cresciuta poi la qualità dei tecnici e dei dirigenti. È evidente la mano di Daniele Conti, direttore tecnico di questa incredibile Primavera assemblata chirurgicamente in estate. Da quest'anno c'è inoltre l'ex ds dell'Olbia Pierluigi Carta alla guida dell'intera struttura. Nulla è lasciato al caso, insomma, e in campo si vede.

L'ALLENATORE - Sette vittorie in nove partite (quattro su quattro in trasferta) e una sola sconfitta, proprio contro l'Atalanta con la quale, tra l'altro, condivide il primato (i bergamaschi devono, tuttavia, recuperare una partita) in un campionato di altissimo livello da quando si è deciso di sciogliere i gironi e creare un torneo d'élite con sedici squadre e una seconda serie, dove il Cagliari militava sino a due anni fa. La squadra è cambiata parecchio rispetto allo scorso campionato, riciclo fisiologico a cui Canzi - alla quinta stagione sulla panchina dei "baby" rossoblù - è ormai abituato e che ha gestito anche stavolta in modo impeccabile. Al suo fianco (dall'anno scorso) c'è poi Alessandro Agostini, che oltre a essere stato uno dei terzini sinistri più forti nella storia del Cagliari e una bandiera, si è rivelato un bravo stratega e un insegnante di calcio.

I PROTAGONISTI - Tra tante stelle, brilla soprattutto quella di Federico Marigosu, trequartista di Decimomannu che in tanti hanno già paragonato ad Andrea Cossu per struttura fisica, qualità tecniche e visione di gioco. Punto di forza anche dell'Italia Under 19, è il nuovo gioiellino della "cantera" rossoblù. Il capitano è, invece, Riccardo Ladinetti, di Sanluri, regista di riferimento nel modulo 4-3-1-2 e cresciuto tantissimo anche dal punto di vista caratteriale. MIGLIOR DIFESA - Uno dei segreti del Cagliari Primavera edizione 2019-20 è indubbiamente l'organizzazione difensiva, non a caso è la squadra che ha subìto meno gol sinora insieme all'Atalanta. E non a caso può contare su due centrali di cui - c'è da scommetterci - sentiremo parlare parecchio in futuro. Andrea Carboni e Salvatore Boccia rappresentano il valore aggiunto in un impianto ormai collaudato. Di Tonara il primo (anche lui fa parte del giro azzurro con l'Under 19), oristanese il secondo. Coppia d'acciaio con una personalità disarmante considerata l'età. Deve compiere ancora 18 anni addirittura il portiere Giuseppe Ciocci, talento sbocciato nella "Scuola Calcio Gigi Riva" (un nome e una garanzia visto il precedente Barella), ha fatto tutto il percorso in rossoblù e ha ora la fortuna di allenarsi con Antonello Brambilla, tecnico di livello eccelso arrivato in estate dalla prima squadra e premiato, tra l'altro, dagli stessi colleghi come miglior preparatore dei portieri della Serie A.

GOL A RAFFICA - Ma questo Cagliari non sa solo difendere. Ha tanta qualità, lo ha dimostrato soprattutto contro le squadre più blasonate. E infatti ha uno dei migliori attacchi. In vetrina il bomber algherese Luca Gagliano, vice-capocannoniere del torneo con sette gol (senza calciare nemmeno un rigore). Tra i perni della squadra, ci sono poi i centrocampisti Alessandro Lombardi e Abel Kanyamuna (dello Zambia, pure lui classe 2002 come Ciocci) e i terzini Fabio Porru e Nader Aly (nato e cresciuto in Sardegna ma di origine egiziana).

LA FORZA DEL GRUPPO - Anche se poi - chi più, chi meno - tutti si stanno ritagliando il proprio spazio e momento di gloria. E spesso la spinta decisiva arriva proprio dalla panchina. L'esempio più eclatante è Bruno Conti, figlio di Daniele (una partita e mezzo e due gol, e che gol!), subito in evidenza al primo anno in Primavera (in teoria un anno di transizione per lui). O Massimiliano Manca, che gioca per la prima volta titolare col Sassuolo e segna una doppietta. O ancora Matteo Cossu, che subentra a Torino contro i granata e blinda la vittoria segnando il 3-1. Tutti per uno e uno per tutti. Nel Cagliari è sempre Primavera.
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