Nicolò Barella ci ha preso gusto: sette partite e due gol con la maglia della Nazionale. Ieri ad Atene ha sbloccato il risultato e spianato la strada agli Azzurri verso il 3-0 inflitto alla Grecia nel match valido per le qualificazioni a Euro 2020.

"Il gallo (Belotti, ndr) mi ha messo una bellissima palla", ringrazia il gioiellino rossobù, ormai titolare quasi inamovibile nell'undici di Roberto Mancini.

"Mi sarebbe piaciuto far più gol con il Cagliari (quest'anno ne ha fatto uno, ndr), ma sono contento di averli lasciati per la Nazionale", aggiunge, per poi parlare di quest'Italia che piace sempre più.

"Subiamo poco perché teniamo la palla molto più noi rispetto agli avversari, quindi per gli altri è difficile farci gol. Il mister ci chiede il palleggio e noi riusciamo a farlo: Verratti e Jorginho sono due fenomeni, tra i migliori centrocampisti d'Europa, chiunque giochi con loro può far bene. Ora però pensiamo a battere la Bosnia".

Inevitabile una domanda sul suo futuro, ma Barella non ha tanta voglia di parlarne: "È uno stimolo avere degli estimatori perché vuol dire che ho fatto bene, ringrazio i compagni del Cagliari e della Nazionale che mi mettono nelle condizioni di esprimermi al meglio, speriamo di continuare così. Io intanto torno a Cagliari per le vacanze, poi vedremo".

Un piccolo rimpianto, la doppietta mancata: "Cerco di far bene gli inserimenti, mi dispiace un po' perché avevo l'occasione di fare il secondo gol, Verratti si è anche arrabbiato perché mi aveva messo una gran palla".

(Unioneonline/L)
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