"Il Cagliari era una famiglia, si giocava per un'isola intera. Ogni sfida era una battaglia, in Sardegna sono soprattutto diventato un uomo. Il ricordo più bello che ho di Cagliari è il primo gol in serie A".

Oggi che è ricco e gioca in una grande squadra, Radja Nainggolan ricorda i tempi di Cagliari. Tempi in cui forse il portafogli era più vuoto, ma il cuore certamente più pieno se sono queste le parole che il "ninja" riserva alla sua esperienza rossoblù.

Una famiglia, quella famiglia che non c'è in casa Inter. Il fatto di giocare per un'intera isola, le continue battaglie che lo hanno fatto diventare uomo. Quattro anni, dal 2010 al 2014, che sono rimasti nel cuore di Radja.

Che parla anche di Inter ("Una squadra forte, un gruppo sano e unito cui è mancata la continuità nei risultati") e del suo rapporto con Spalletti. "È sempre stato buono - dice - lui è molto preparato e tatticamente molto forte. Ha fatto tanto per avermi qui e spero di ripagarlo".

Sulle critiche: "Ne ho avute molte, la gente si aspettava tanto da me, ma mi hanno frenato anche gli infortuni. Una soddisfazione il ritorno al gol contro la Samp, spero di continare a crescere".

(Unioneonline/L)
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