È polemica per l'esultanza di Fabio Quagliarella dopo il gol su rigore che ha deciso la partita tra Sampdoria e Cagliari.

L'attaccante blucerchiato, probabilmente distratto da Cragno prima dell'esecuzione del penalty, dopo la rete è andato a urlare la sua esultanza in faccia al portiere rossoblù, che era a terra e neanche lo ha visto.

Un gesto, quello di un veterano del calcio e delle serie A, tutt'altro che elegante e sportivo.

E Cragno non gli ha risparmiato una stoccata: "Mi hanno detto che è venuto ad urlarmi in faccia dopo il gol, forse rosicava per la parata che gli avevo fatto poco prima".

L'attaccante ha replicato con un post su Instagram: "Voglio raccontarvi una storia di campo che oggi non si è vista in tv. C’era una volta un portiere che voleva disturbare un attaccante che doveva calciare un rigore. Il portiere spostò una prima volta la palla dal dischetto. Poi, non contento, disse all’arbitro che la palla non era nel posto giusto. Si perse un po' di tempo. Ma l’attaccante tirò ugualmente il calcio di rigore. E, come nelle fiabe a lieto fine, fece gol, urlando tutta la sua gioia, ma senza insultare nessuno, dentro e fuori dal campo. Avrei preferito non fosse accaduto nulla, né prima né dopo l’episodio, ma mi sembrava doveroso chiarire perché sto leggendo cose non del tutto veritiere".

Senza mettere in dubbio il tentativo da parte di Cragno di distrarlo, appare più che evidente dalle immagini come l'esultanza del bomber sia stata eccessivamente provocatoria e antisportiva.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata