"Sul gol di Marco Sau è stata un'apoteosi. In quel momento ero in campo, non avrei dovuto esserci, ma è stato incredibile. Forse le espulsioni sono state un po' eccessive".

Inizia così la lunga chiacchierata di Tommaso Giulini ai microfoni di Radiolina. Il presidente rossoblù è stato ospite della trasmissione "Il Cagliari in diretta" e ha parlato di tanti argomenti. Dal mercato allo stadio, passando per il rocambolesco pareggio contro la Roma. Ora però c'è un'altra importante sfida.

CAPITOLO NAPOLI - "C'è molta adrenalina in città. Vogliamo dare continuità anche contro il Napoli e ci stiamo caricando giorno dopo giorno. Veniamo da due bruttissime sconfitte lo scorso anno e dobbiamo sfruttare l'entusiasmo della gente. Dobbiamo farlo anche per i tifosi che tengono tanto a questa sfida. Non ci accontenteremo di un pareggio".

IL RAPPORTO CON CAGLIARI- Sulla sua seconda vita nell'Isola, Giulini spiega: "Ho uno splendido rapporto con tutti. Ho scelto di vivere a Milano per i miei figli. Lì non mi conosce nessuno, qui magari avrebbero sentito più le pressioni dei risultati della squadra".

NAZIONALE SARDA - Il numero uno rossoblù ha anche commentato la novità della Nazionale della Sardegna: "La ritegno una bella iniziativa. In realtà - dice, tra il serio e il faceto - il Cagliari è la vera nazionale della nostra Isola. Sono molto curioso di vedere le prime partite".

MERCATO - Parole anche sulle sirene di mercato che risuonano per numerosi giocatori rossoblù: "In passato - ammette Giulini - c'è stata l'opportunità di trattare Sirigu, ma devo dire che abbiamo sempre avuto tanta fiducia su Cragno. Alessio col tempo ha dimostrato il suo valore e sono contento che Salvatore si rientrato in Italia dopo le esperienze all'estero. Su Barella al Chelsea posso solo dire che dobbiamo godercelo finché rimarrà qui, lui è felicissimo. Noi non abbiamo nessuna intenzione di privarcene in questo momento, non andrà via a gennaio".

L'ACQUISTO DI SRNA - Il presidente, poi, svela alcuni retroscena dell'acquisto di Darijo Srna: "Avevamo degli amici in comune, in particolare l'osservatore della Dinamo Zagabria. Pian piano abbiamo iniziato a trattare e alla fine si è convinto. Lui è un giocatore che ha bisogno di essere protagonista e qui si è trovato subito molto bene. Viveva in Ucraina in una situazione molto difficile dal punto di vista ambientale. I figli e la famiglia vivono a Londra e lui fa avanti e indietro con Cagliari. Ma è felicissimo".

LE ESPULSIONI - Giulini poi è tornato sui rossi estratti dall'arbitro nell'ultimo match contro la Roma: "Eccessive. Credo che l'arbitro Giua si sia fatto condizionare troppo. Lui è sardo e magari è anche un nostro tifoso, ma per dimostrare agli altri colleghi la sua imparzialità si è fatto trascinare".

LO STADIO - Infine, il nuovo stadio: "Il progetto è ambizioso e prevede 25mila posti ampliabili a 30mila. Ci sono degli ulteriori step da fare, vedremo. Per l'eventuale inaugurazione stiamo pensando anche a un nuovo inno considerando anche il centenario".

(Unioneonline/M)
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