Una sconfitta dolceamara per la squadra sassarese, quella rimediata a Treviso per 89-85. La Dinamo dice definitivamente addio alle speranze di terzo posto ma ha ora la certezza matematica di disputare i playoff scudetto.

Sono rimaste solo quattro giornate da giocare, ma la formazione di Pozzecco deve disputare ben sei partite, visti i recuperi con Brindisi e Trento. Anche se Spissu e compagni non vincessero più e rimanessero a 28 punti, giocherebbero comunque i quarti per l'assalto al titolo di campione d'Italia.

Vediamo perché. Dal computo delle concorrenti dirette bisogna eliminare tutte le squadre rimaste a 18 punti, che con ancora quattro turni possono al massimo arrivare a quota 26. La sicurezza la dà la presenza di Trieste, che ha 22 punti ma deve ancora giocare contro Trento (a quota 20), Pesaro (20) e Fortitudo Bologna (18) più Varese. Significa che i triestini per agganciare il Banco di Sardegna dovrebbero battere almeno due delle concorrenti dirette dei biancoblù, che quindi non riuscirebbero a raggiungere la Dinamo. E visto che ieri Brindisi ha raggiunto in vetta Milano, sulla quale vanta il 2-0 nei confronti diretti, potrebbe non essere così penalizzante arrivare al quarto o quinto posto, perché se Milano chiude seconda, la si affronterebbe eventualmente solo in finale.

Pensare comunque ai playoff e alla griglia di partenza è fuorviante in questo momento: coach Pozzecco e il suo staff tecnico sono concentrati sul ridare omogeneità di condizione fisica a un gruppo devastato da un mese allucinante: prima due settimane di stop agli allenamenti per la quarantena, poi sette partite in due settimane, con giocatori che rientravano dal Covid o da infortuni e l'impossibilità di fare tre allenamenti di fila. Adesso sino alla fine della stagione regolare Sassari giocherà "solo" due volte a settimana. A questo punto arrivare in forma ai playoff conta più della posizione di partenza iniziale.
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