Si pensava che i lavori di ampliamento sarebbero iniziati ai primi di giugno, dopo l'annuncio della Regione Sardegna del 20 maggio che aveva stanziato 6 milioni di euro per integrare i fondi europei Jessica e ampliare il PalaSerradimigni dai 4.500 posti attuali a 6.500.

Invece soltanto questa mattina il Comune di Sassari ha potuto consegnare le chiavi dell'impianto di piazzale Segni al consorzio di imprese romagnole. Erano presenti l'assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Meazza, il dirigente del Settore Fabio Spurio e l'architetto Paolo Sticchi, rappresentante della Serv. Co. Ge, l'impresa esecutrice dei lavori del Consorzio Integra. Un momento che segna di fatto l'accantieramento e la consegna dei lavori al PalaSerradimigni.

Il cantiere va aperto entro 15 giorni, e anche se venisse aperto domani ci sarebbe comunque un ritardo di tre settimane sul cronoprogramma. Banale problema sui biglietti per arrivare nell'isola è stata l'ufficiosa spiegazione. I lavori dureranno almeno sino al 2021 sovrapponendosi quindi alla stagione sportiva attuale e a parte di quella successiva.

Proprio per questo i rappresentanti dell'azienda incontreranno quelli della Dinamo Banco di Sardegna per coordinare i lavori di restauro della struttura con gli allenamenti della squadra, in un rapporto di reciproca collaborazione.

Restano i timori delle società "sfrattate" dall'impianto: oltre 600 atleti di varie discipline, tra pugilato, arti marziali, lotta, ginnastica ritmica e altre discipline. Il Comune di Sassari dovrà trovare strutture alternative. Compito difficilissimo in tempi di Covid-19, visto che ancora nulla si sa sugli impianti sportivi delle scuole.
© Riproduzione riservata