Espulso con la giacca addosso, forse più per la nomea di allenatore esagitato che per colpe effettive, Gianmarco Pozzecco ha tagliato sabato notte a Trento il piccolo traguardo delle 50 partite sulla panchina di Sassari.

Lo ha fatto con una vittoria, da dividere coi vice Casalone e Gerosa, comunque preziosi anche quando il Poz resta al suo posto. Il colpaccio di Trento per 76 a 73 con il buzzer beater di Curtis Jerrells è il successo numero 42 della Dinamo versione Pozzecco, al quale andrebbe aggiunto anche il pareggio in Europe Cup col Pinar Karsiyaka a semifinale ampiamente raggiunta.

Mai nessun allenatore aveva avuto un bilancio così lusinghiero: 85% di vittorie. Con la conquista di due trofei: Europe Cup e Supercoppa. E se si pensa che delle 7 sconfitte ben 5 sono arrivate contro Venezia (4 nelle finali scudetto), si può capire quanto ogni coach avversario ci tenga a battere Pozzecco, dato che è un privilegio avuto soltanto da De Raffaele, Sacchetti (Cremona) e Vitucci (Brindisi).

Cosa chiedere di più? L'ultimo sforzo per gestire meglio le proteste contro gli arbitri (a Trento erano pure giustificate) e cancellare il luogo comune di un tecnico che non ha ancora abbastanza autocontrollo, nonostante gli evidenti sforzi fatti coi consigli del "presidente-tutor" Stefano Sardara.
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