Se la prima gara dei quarti è stata la più difficile psicologicamente e la seconda lo è stata tatticamente, domani sera sarà il match più tosto agonisticamente.

Si gioca al PalaPentassuglia e la Dinamo che è sul 2-0 può chiudere la serie e andare in semifinale. Per centrare il terzo successo, il dodicesimo di fila in campionato, la squadra sassarese deve prepararsi ad un'autentica battaglia, perché Brindisi farà di tutto per evitare l'eliminazione dai quarti scudetto, come accaduto nelle due precedenti occasioni.

Coach Vitucci ha "scaldato" l'ambiente già nel dopo gara del PalaSerradimigni dichiarando: "Si fa festa troppo in fretta, ma noi siamo vivi. E poi vorrei capire se i tre secondi esistono ancora" riferendosi a Cooley.

Vanno poi aggiunti il tifo caldo di una piazza che nel girone di ritorno ha gioito contro Venezia, Trieste e Milano, e la possibilità di far giocare il play Clark o la guardia Walker.

Insomma, Brindisi venderà cara la pelle. Il Banco di Sardegna conta ancora sulla lunghezza dell'organico che ha consentito di spalmare la fatica su otto giocatori, anziché sette come i pugliesi. Se poi potesse fare qualche minuto anche la guardia McGee, coach Pozzecco avrebbe più armi per contrastare un'avversaria che con la tattica, la rapidità e il talento offensivo di Banks è sempre pericolosa.

Vincere 3-0 significherebbe anche guadagnare almeno due giorni di riposo in più rispetto all'altra semifinalista, dato che Milano e Avellino sono in parità, uno a uno. La squadra sassarese giocherà col lutto al braccio per onorare la memoria del presidente Dino Milia. Prima della partita verrà osservato un minuto di silenzio.
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