La Wada non fa sconti ad Alex Schwazer, niente Olimpiadi per l'atleta azzurro riabilitato da una sentenza del Tribunale di Bolzano che lo scorso febbraio ha stabilito che le urine nel 2016 furono alterate per farlo risultare positivo. L'altoatesino non potrà gareggiare fino al 7 luglio 2024.

L'Agenzia Mondiale Antidoping "prende atto della decisione della VIII Commissione della Camera dei Deputati" (che si è impegnata per chiedere una sospensiva della squalifica) ma rivendica di aver agito "in buona fede e nel pieno rispetto di tutte le procedure e le leggi applicabili".

"La Wada sostiene le evidenze fornite e scientificamente provate oltre ogni ragionevole dubbio e rimane a disposizione delle autorità italiane per fornire ulteriori dettagli", si legge nel comunicato.

Poi ricorda i fatti: "Nel 2016 Scwazer è risultato positivo allo steroide testosterone. World Athletics gli ha intentato contro una causa, e la Corte di Arbitrato per lo Sport lo ha ritenuto colpevole di aver commesso una violazione delle norme antidoping. Vista la sua recidività ha ricevuto una sospensione di otto anni e rimane ineleggibile per gareggiare fino al 7 luglio 2024".

(Unioneonline/L)
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