Le tecniche di pesca sono quelle del secolo scorso, le imbarcazioni sono armate a vela latina e la navigazione in mare non conosce strumenti di alta tecnologia. C'è solo il legame di Porto Torres con un mestiere antico nella Regata del Pescatore, manifestazione nata da un'idea di Lorenzo Nuvoli e organizzata dall'Asso.ve.la, giunta alla 13esima edizione e inserita nel cartellone degli eventi della Festha Manna.

Domani alle 11 gli equipaggi delle sei barche in gara - Auriga, Giuseppina, Gruviera, Nonna Irene, Sara e Grazia - delle marinerie di Porto Torres, Stintino, Alghero e Castelsardo, partiranno dalla baia dello Scogliolungo pronti a mettere alla prova le loro capacità di pesca e l'esperienza di marinai.

Una gara mista con una prova di voga e una di vela.

I partecipanti riceveranno una simbolica attrezzatura da pesca, "il paragno", un antico strumento dei pescatori formato da un peso sul quale è indicato un numero, una sagola e un galleggiante.

Il timoniere avrà il compito di assemblare le varie parti consegnate, che poi dovranno essere calate a mare. Le imbarcazioni verranno prima spinte in mare fino al punto in cui gli equipaggi potranno cominciare a remare per raggiungere la zona delimitata dalle boe. Lì sarà gettato il "paragno", con un peso a fondo e un segnale a galla. Le imbarcazioni dovranno poi proseguire la loro traversata lungo la costa, aprendo le vele latine e navigando per tre miglia. Al ritorno dovranno recuperare l'attrezzatura da pesca, ammainare le vele e puntare la prua vogando verso la spiaggia dello Scogliolungo.

L'equipaggio vincitore sarà colui che per primo toccherà terra con l'attrezzatura recuperata. A lui verrà consegnato il trofeo Challenge, scultura in legno realizzata da Lino Proli, raffigurante tre pescatori a bordo di una barca. La premiazione per i primi tre classificati si svolgerà nel cortile dell'Istituto nautico "Paglietti".
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