All’indomani della manifestazione che ha fatto registrare cifre da record rispetto alle quattro edizioni precedenti, con 229 atlete in gara nella Challenge e 13109 donne di ogni età iscritte alla Open non competitiva, la SoloWomen Run 2019 non può ancora dichiararsi conclusa.

IL CHARITY GOAL - A breve, infatti, scatterà la fase due, quella del Charity Goal. Le associazioni solidali in questi mesi hanno avuto la possibilità di registrare adesioni alla manifestazione e, grazie alla tariffa agevolata garantita loro dagli organizzatori, hanno al contempo raccolto dei fondi per sostenere i propri progetti. Ma non solo. Tra le numerose associazioni che hanno collaborato (Sardegna Medicina-Abbracciamo un sogno, Karalis Pink Team, Associazione Passu Passu, Le Palestrate di Dani, Mai più sole contro il Tumore Ovarico, Fondazione Taccia, Peter de luna, Idea Onlus, Nordic Walking Sardegna, Fondazione Giulini, Kinetica Sardegna, Associazione Onlus “Diabete Senza Confini”, I giardini di Rita, Famiglie dopo di noi, Luna di donna, Amelia Sorrentino Aps, Thalassemici Oristano, S’Andera, Biodanza Sardegna, Avis Samatzai Pimentel-Barrali), quelle che sono riuscite a superare la soglia di duecentocinquanta iscrizioni avranno la possibilità di partecipare al concorso finale, che premierà i tre migliori progetti a sostegno delle donne e delle famiglie.

“Nelle prossime settimane si riunirà il comitato etico della SoloWomen Run, vaglierà le proposte ricevute e selezionerà le migliori, che verranno rese note e premiate tra aprile e maggio, proprio qui a Cagliari”, ha spiegato il project manager dell’evento, Fabio Carini.

Saranno tre gli assegni, rispettivamente del cinquanta, trenta e venti percento del “montepremi”, che si aggira intorno ai quattordicimila euro.

Il podio (foto Vanna Chessa)
Il podio (foto Vanna Chessa)
Il podio (foto Vanna Chessa)

GLI ORGANIZZATORI - L’edizione 2019 ha riscosso un successo notevole in termini di numeri, interesse e partecipazione. “Una volta di più si è toccata con mano questa solidarietà tra donne. Le Open hanno applaudito e supportato le atlete della Challenge ed è stato molto emozionante. Una meravigliosa giornata di sole, un cielo azzurro che ci era mancato tanto nelle due edizioni precedenti”, ha ricordato la direttrice della SoloWomen Run, Isa Amadi. “Abbiamo una nuova campionessa, Giulia Innocenti, che conosciamo bene perché già si era distinta in passato nelle prove Open. Felice che Sara Paschina stia bene dopo il piccolo imprevisto di ieri”.

I vertici della SoloWomen Run hanno ringraziato anche il Gruppo Editoriale Unione Sarda, per il secondo anno consecutivo media partner dell’evento. “Una collaborazione perfetta, che ci ha consentito di far conoscere ancor di più i nostri obiettivi e ciò che facciamo, ci ha offerto una visibilità a trecentosessanta gradi attraverso la carta stampata, il web, la radio e la tv, senza dimenticare lo speciale che presto verrà trasmesso su Videolina”, ha sottolineato Isa Amadi.

Le fa eco Fabio Carini: “Una collaborazione fondamentale, il Gruppo Editoriale Unione Sarda quest’anno ha fatto un sforzo che merita un grande encomio da parte nostra, saremmo felici di rinnovare questa partnership a ogni livello anche l’anno prossimo. Inoltre non dimentichiamo anche i premi importanti offerti alle nostre atlete”.

Per il 2020 i vertici della 42K Srl, che hanno organizzato la SoloWomen Run col Comune di Cagliari, la collaborazione dell’Apd Miramar e sotto l’egida dell’Asi, puntano a un record mondiale.

“Puntiamo a raggiungere le 22000 iscritte, per strappare a Nagoya (Giappone) il record di partecipanti a una gara femminile su un’isola. Abbiamo capito che Cagliari ha le potenzialità per farlo e siamo certi che arriveranno iscrizioni anche dal resto d’Italia per centrare questo storico tentativo. Oltre al Comune di Cagliari, ai nostri sponsor e ai volontari, che ringraziamo, speriamo che il prossimo anno ci possa sostenere anche la Regione Sardegna”.

Un fiume rosa
Un fiume rosa
Un fiume rosa

OPEN- La giornata si era aperta in via Roma, con le 13109 donne di tutte le età ai nastri di partenza della Open, in via Roma.

Una non competitiva di quattro chilometri, da percorrere di corsa o semplicemente passeggiando, ma in grado di attrarre ed entusiasmare un’interminabile folla rosa.

Tra le tante anche Rosanna di Sanluri, che dopo aver partecipato con la figlia alla Great Pink Run di Dublino, ha deciso di ripetere l’esperienza a Cagliari con le amiche Chiara e Renata, che ha camminato col braccio ingessato in seguito a una recente frattura, “ero iscritta e non volevo perdermela!”.

Lo stesso ha fatto la cagliaritana Gabriella, temporaneamente in sedia a rotelle dopo una caduta ma determinata a esserci, e presente in via Roma insieme con la cognata Alessandra. Tantissimi i gruppi di amiche, come le ventisei ragazze di Decimomannu, che hanno camminato spingendo il passeggino di Benedetta, piccola donnina rosa di otto mesi. Molte famiglie, come la mamma di Ada Valentina, atleta di otto anni che non si perde una non competitiva. Patrizia, docente di biologia all’Univerisità, ha partecipato con la collega di laboratorio Loredana, calciatrice iglesiente prestata alla corsa per un giorno. “Noi studiamo i tumori e le malattie rare, non potevamo mancare”.

Una frase che tutte hanno ripetuto, esserci per aiutare le altre donne in difficoltà. In questo si sono distinte, tra tante, le componenti di “Abbracciamo un sogno”, presenti con la cifra record di 3159 pettorali e accompagnate come di consueto dall’infermiera Dolores, roccia e riferimento con la sua associazione per migliaia di donne che ogni giorno combattono contro il cancro all’Ospedale Businco di Cagliari. Abbracciamo un sogno è stata premiata come associazione più numerosa, mentre il gruppo più numeroso è stata l'Azzurra con 120 concorrenti.

CHALLENGE - Nonostante in tanti si aspettassero il tris di Sara Paschina, a trionfare nella gara di nove chilometri è stata Giulia Innocenti, ventinovenne di Fonni, anche lei tesserata del Cus Cagliari, che ha chiuso in 36’35”. A seguire Maria Grazia Piras (37’27”) e Cinzia Loriga (37’30”), entrambe tesserate della Cagliari Atletica Leggera.

“Ho sempre amato correre ma gareggio a livello agonistico da due anni”, ha spiegato Cinzia Loriga. “È stata una gara bellissima, un clima favoloso, tanto calore intorno a noi, sono davvero soddisfatta”, ha concluso la trentaduenne. Hanno tagliato il traguardo 191 atlete, a cui si somma la campionessa uscente Sara Paschina, che ha sfiorato il triplete fino a poche centinaia di metri dal traguardo, quando ha avvertito un malore, ma ha voluto concludere il percorso dopo essere stata soccorsa dai sanitari.

ORDINE D’ARRIVO

(Prime venti assolute e vincitrici di categoria)

1) Giulia Innocenti 36’35” (U35)

2) Maria Grazia Piras 37’27” (F50)

3) Cinzia Loriga 37’30”

4) Cristina Mocco 38’42” (F40)

5) Silvia Maria Pili 41’18” (F45)

6) Federica Idini 41’26”

7) Veronica Manunza 41’29” (F35)

8) Michela Ciaccio 41’41”

9) Giulia Regnicoli 42’25’

10) Sara Saderi 42’26”

11) Cristina Sonedda 42’29” (F50)

12) Alexa Leinardi 42’34”

13) Anna Musu 43’01”

14) Elisabetta Solla 43’10”

15) Barbara Loi 43’16”

16) Tiziana Letizia Granara 43’47”

17) Eleonora Sedda 43’51”

18) Michela Del Rio 43’54”

19) Donatella Pili 44’20”

20) Roberta Cadeddu 44’25”

50) Antonella Derin 47’40” (F55)

119) Vitalia Sanna 51’17” (F60)

187) Paola Maria Rita Pintus 1h05’08” (F65)
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