Finisce 3-1 la sfida d'andata tra Juventus e Cagliari.

A segno subito Dybala, Joao Pedro agguanta il pari, ma Bradaric regala poi il vantaggio ai bianconeri.

Nella ripresa è Cuadrado a calare il tris.

Per il match allo Stadium di Torino mister Maran sceglie Cragno, Srna, Pisacane, Ceppitelli, Padoin, Ionita, Bradaric, Barella, quindi Castro a supporto di Joao Pedro e Pavoletti.

Allegri risponde con Szczesny, Cancelo, Bonucci, Benatia, De Sciglio, Betancur, Pjanic, Matuidi, Dybala, Douglas Costa e naturalmente CR7.

Arbitra Mariani di Aprilia.

Partenza da suicidio per il Cagliari che va sotto dopo soli 44 secondi.

La retroguardia rossoblù si fa sorprendere da Dybala che con un dribbling mette fuori causa Pisacane e Ceppitelli e, pur scivolando, infila Cragno.

Ottenuto il vantaggio i bianconeri provano a ottenere subito il raddoppio, mettendo sotto pressione la difesa sarda.

I rossoblù però ottengono un break micidiale al 19’, quando Pavoletti in girata da due passi sfiora il pareggio: l’intervento di Szczesny è quasi miracoloso.

Poco prima i sardi avevano invocato anche un calcio di rigore, per un fallo di mano di Benatia.

Il tocco vietato del difensore bianconero, però, arriva dopo un colpo di testa e Mariani e il Var lo giudicano involontario.

Al 32’ Bradaric si fa ammonire per fermare una ripartenza bianconera.

Cinque minuti più tardi il Cagliari ottiene l'1-1: Srna serve in area, la difesa devia, il campanile viene stoppato da Joao Pedro che poi si gira e lascia partire un destro implacabile all'angolo basso alla destra del portiere juventino.

Neanche il tempo di esultare e gli uomini di Allegri tornano sopra: Douglas Costa mette in mezzo dalla sinistra e Bradaric nel tentativo di mettere in corner insacca alla spalle di Cragno.

Altra doccia fredda.

Lo stesso Bradaric rischia di combinarla grossa poco dopo, quando completa un disimpegno di Barella in area toccando di spalla.

Mariani va a rivedere l'azione al Var e, fortunatamente, giudica anche in questo caso il tocco involontario.

Anche CR7 fa tremare il Cagliari, centrando un palo con una botta in diagonale di sinistro.

L'esultanza di Dybala (Ansa)
L'esultanza di Dybala (Ansa)
L'esultanza di Dybala (Ansa)

Nel secondo tempo il Cagliari prova a trovare il pareggio, ma la Juventus non cede un centimetro di campo.

Cragno è costretto a intervenire due volte di pugno per togliere le castagne dal fuoco e al 23’ Szczensy riesce ad anticipare Pavoletti.

Maran mette in campo forze fresche, togliendo Bradaric, Ionita e Padoin e inserendo Cigarini, Faragò e Sau.

La Juve, però, continua a fare la partita, lasciando ai rossoblù solo le ripartenze in contropiede.

Il Cagliari comunque non molla. Al 38' Barella prova il tiro a spiovere dalla distanza: fuori bersaglio.

Al 41' Sau mette in area un buon pallone, ma né Pavoletti né Faragò riescono a intervenire.

Un minuto dopo arriva il colpo del ko.

Srna perde un pallone a centrocampo, si apre una prateria per Cristiano Ronaldo, Faragò, ultimo uomo, non interviene e il numero 7 serve Cuadrado che di fronte a Cragno non può sbagliare.

Finisce 3-1.

Buon Cagliari a tratti. Ma tanta, troppa Juve.

(Unioneonline/l.f.)
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