Wimbledon sancisce il ritorno ad alti livelli di Novak Djokovic.

Nole torna a trionfare in uno slam a più di due anni di distanza dall'ultima vittoria, quella del Roland Garros 2016, quando sconfisse in finale Andy Murray.

Il serbo spazza via in finale il gigante sudafricano Kevin Anderson, che ai quarti aveva ottenuto lo scalpo del Re del giardino londinese, Roger Federer: 6-2, 6-2, 7-6 il risultato di una partita a senso unico, durata poco più di due ore e combattuta solo nel terzo parziale, quando Anderson si è visto annullare cinque set point prima di cedere al tie break con il punteggio di 7-3. Per Nole è il quarto trionfo sull'erba londinese.

Tutta un'altra storia rispetto alle infinite semifinali: Anderson aveva battuto Isner in sei ore e mezzo per 26-24 al quinto, nel secondo match più lungo della storia di Wimbledon; Nole aveva sconfitto Nadal dopo oltre cinque ore di un match spettacolare, che si era concluso 10-8 al set decisivo.

Il serbo ha chiuso con un servizio vincente, poi si è inginocchiato sul prato di Wimbledon e ha alzato le braccia al cielo, rivolgendosi a qualcuno lassù: ritorno in paradiso per il fuoriclasse, dopo due anni di purgatorio nel corso dei quali i due "vecchietti" Federer e Nadal erano tornati a dominare il circuito.

La vittoria riporta Djokovic nella top ten, e regala agli appassionati di tennis il ritorno di un campione che pareva essersene andato troppo presto.

(Unioneonline/L)

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