Ad appena quattro mesi dalla Yukon Artic Ultra in cui ha rischiato di morire assiderato, Roberto Zanda è pronto a tornare a correre.

L'ironman cagliaritano - a cui sono stati amputati i piedi e la mano destra - ha ripreso a camminare grazie a delle protesi, e i medici del Cto della Città della Salute di Torino gli hanno impiantato una mano bionica.

Il 25 giugno tornerà in Sardegna, e ha intenzioni bellicose Zanda.

Ora sono del tutto autonomo, e per me comincia un'altra avventura", spiega in un'intervista. "Le protesi - continua - mi permetteranno di camminare e partecipare a tantissime gare, perché ho intenzione di rientrare a far parte del circuito delle gare degli ultrarunner".

Quella gara maledetta la rifarebbe Zanda: "Qualcosa cambierei, ma la rifarei senz'altro: è una gara bellissima e non ho rimpianti".

È un uomo diverso, da quel giorno, l'ironman cagliaritano: "Ho perso gli arti ma ho riacquistato fiducia in me stesso. Ora cercherò di essere un po' meno egoista con le persone. Ero solitario, per i fatti miei, ma ora ho una visione del mondo e dell'approccio alle persone totalmente diversa: sono più umile".

(Unioneonline/L)

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