La candidatura nordamericana era considerata la grande favorita.

La Fifa ha presentato una relazione preliminare delle concorrenti: gli americani hanno ottenuto un punteggio di 4 su 5, mentre il Marocco ne ha ottenuti 2,7.

Inoltre, la "tricandidatura" ha promesso entrate per oltre 14 milioni di dollari, quasi il doppio di quella dei rivali.

È la prima volta che la sede della Coppa del Mondo non viene scelta dal Comitato Esecutivo della Fifa, un organismo che è scomparso ed era composto da una manciata di potenti leader.

Dopo i sospetti di brogli nella scelta di Russia 2018 e Qatar 2022, la federazione internazionale ha cambiato i suoi regolamenti ed oggi hanno votato le 203 federazioni nazionali.

La corsa per aggiudicarsi il voto è stata anche segnata dalla politica.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha persino esortato i suoi alleati politici a sostenere la candidatura nordamericana.

"Sarebbe un peccato che i paesi che sosteniamo sempre fossero quelli a fare pressione contro la candidatura degli Stati Uniti", ha scritto su Twitter il 27 aprile.

"Perché dovremmo sostenere quei paesi se non ci sostengono?", ha aggiunto.

Infine, Stati Uniti, Canada e Messico hanno soddisfatto le previsioni e ospiteranno il torneo nel 2026.

(Unioneonline/M)
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