Nessun commissariamento per la Figc, almeno per il momento.

Lo ha affermato il presidente del Coni Giovanni Malagò durante la giunta straordinaria del Comitato olimpico nazionale, indetta dopo l'esclusione dell'Italia dalla fase finale dei Mondiali di Russia2018, a cui hanno fatto seguito l'esonero del ct Gian Piero Ventura e le dimissioni - con polemica - del presidente Carlo Tavecchio.

"La mia posizione è quella di commissariare la Figc, ma c'è un problema di pezzi di carta. Così come sono scritte le regole, se oggi avessimo portato un commissariamento saremmo stati soggetti a un ricorso di questi signori e io non posso esporre il Coni a questo rischio: avrebbero serie possibilità di vincerlo. Non si può finire in quel disastro se il ricorso fosse stato accettato", ha affermato il dirigente sportivo.

Ha poi spiegato che occorre attendere l'esito delle elezioni della Lega di A: "Siccome il Commissario è di natura straordinaria, se nei termini previsti nella scadenza del commissariamento della Lega di A (11 dicembre) non si arriva alla nomina delle nuove cariche quel commissariamento non può essere procrastinato, perché si va nella straordinaria amministrazione, e a quel punto si riconvocherebbe una giunta e si faranno le dovute considerazioni. In quel caso i nostri legali mi assicurano che ci sarebbero tutti i presupposti per commissariare la Federcalcio".

(Redazione Online/F)

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