Anche la Lega nazionale dilettanti punta all'annullamento delle barriere tra pubblico e campo. L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Ministero dell'Interno, riunitosi ha preso atto delle nuove norme della Uefa per la sicurezza negli stadi che raccomandano di avvicinare i giocatori ai tifosi.

La Lega Nazionale Dilettanti è stata la prima ad avviare il progetto nel sistema calcio italiano fin dalla stagione 1998/1999 con quattro impianti a Vibo Valentia, Ladispoli, Montecchio Maggiore e, in Sardegna, a Castelsardo. Negli anni, poi, sempre la LND ha promosso l'abbattimento delle barriere in altri dieci stadi fungendo da laboratorio virtuoso per il calcio professionistico.

"Il calcio dilettantistico - ha commentato il presidente della LND Cosimo Sibilia - vuole restituire a questo sport i suoi valori positivi, sia come evento esclusivamente sportivo, che come momento di aggregazione e socializzazione da condividere, se possibile, con l'intera famiglia. I Dilettanti - ha proseguito Sibilia - rappresentano il calcio dell'aggregazione e questo è un altro segnale di cultura sportiva, un segnale contro la violenza".

Le linee guida emanate dall'UEFA rispondono alle esigenze di una nuova fruizione degli stadi in sintonia con l'evolversi del processo culturale degli spettatori".
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