15 marzo 1994: una data storica per il Cagliari, che resterà scolpita a caratteri cubitali nella mente e nel cuore di tutti i tifosi rossoblu.

Esattamente 23 anni fa i rossoblu guidati da Bruno Giorgi espugnano Torino, battono la Juventus 2-1, e volano nelle semifinali di coppa Uefa.

È il Cagliari di Lulu Oliveira, Dely Valdes, Francesco Moriero, Gianfranco Matteoli e Aldo Firicano. La Juve è quella di Roberto e Dino Baggio, di Ravanelli e Moller, allenata da Trapattoni. Una grande Juve, che proprio l'anno prima si è aggiudicata la coppa Uefa.

A Torino ci sono 20mila tifosi cagliaritani, numeri da record per una gara che nell'Isola è attesissima.

Arbitra il polacco (e juventino) Wojick. La Juve parte all'attacco, il Cagliari è chiuso per proteggere il vantaggio di 1-0 ottenuto all'andata, ma al 23' Dino Baggio porta in vantaggio i bianconeri.

È il gol che sveglia gli isolani e li costringe a uscire allo scoperto: passano appena 10 minuti, punizione cross di capitan Matteoli e colpo di testa vincente di Aldo Firicano.

Nella ripresa ci prova l'arbitro a rimettere in carreggiata la Vecchia Signora (almeno così la pensano i cagliaritani, furiosi): prima concede un rigore che Roberto Baggio sbaglia, poi annulla una rete di Dely Valdes.

Tra i due errori arbitrali, a fine primo tempo, Luis Oliveira si avvicina a mister Giorgi e gli dice: "Il 2-1 lo segnerò io. Me lo sento".

Mai frase fu più profetica: al 16' del secondo tempo Moriero lancia Oliveira, l'attaccante belga aggancia la sfera e la mette alle spalle di Peruzzi.

È il 2-1 che toglie ogni speranza alla Juve e lancia il Cagliari in semifinale: è il miglior risultato mai ottenuto dai rossoblu in una competizione europea.

Il capoluogo isolano quella sera è in festa: auto, caroselli, clacson, gente per strada, bandiere rossoblu e dei 4 mori ovunque.
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