"Pensavo di averle vissute e provate tutte, poi mi ritrovo a 58 anni sul divano davanti alle tv con le lacrime agli occhi, e tua madre accanto, in silenzio, non spiccica parola, mi guarda incantata, è troppo emozionata e felice per parlare e rompere l’incantesimo. Già ci avevi fatto piangere l’anno scorso con Brunetto, ora Manuel". Parla Bruno Conti. Ma questa volta non è il campione del Mondo (e della Roma) descrivere il pomeriggio di domenica. Semmai è il padre e nonno della famiglia Conti, che ha assistito alla doppietta del figlio Daniele e all'abbraccio con il nipote Manuel, dopo il secondo gol al Torino.

Conti ha scritto una lunga lettera pubblicata sull'Unione Sarda oggi in edicola.
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