L'energia di Alexia esaltata dal brano "Notte" composto da un sassarese: Pier Giorgio Usai. O solo Usai come si fa chiamare il dj e producer trentunenne, trapiantato a Milano.

Figlio di Nello Usai, celebre gestore di discoteche nel Nord Sardegna, il giovane sassarese si è fatto conoscere grazie anche a David Guetta che ha messo diversi suoi pezzi nelle serate. Come Producer collabora con Francesco Facchinetti, che ogni tanto gli "gira" qualche giovane da produrre. Per un ragazzo cresciuto con la musica da discoteca è davvero esaltante avere come voce Alexia, che da tre decenni sforna successi da top ten italiana e che ha fatto furori anche nelle classifiche internazionali, come "Me and you", "Summer is crazy" e "Gimme Love".

Com'è che un suo brano finisce per essere cantato da Alexia?

"Con la Sony sto preparando alcuni brani miei da lanciare. Per 'Notte' ho scritto la musica mentre il testo è di Mattia Uldanch, un ragazzo algherese. La Sony cercava una voce per chiudere il brano e lo ha proposto ad Alexia. Lei ne è rimasta colpita per l'energia e la grinta che trasmette il pezzo, ha anche accettato la sfida di rappare in alcuni punti. Alla fine siamo rimasti davvero tutti contenti".

Pier Giorgio Usai (foto concessa)
Pier Giorgio Usai (foto concessa)
Pier Giorgio Usai (foto concessa)

L'aria della discoteca l'ha respirata sin da ragazzino, come ha iniziato?

"Ho iniziato prestissimo perchè guardavo i dj al Stg. Pepper, la discoteca di mio padre, e a 15 anni e ho iniziato tra Meccano e Sergent, coi vinili e poi anche i cd. All'inizio mettevo canzoni per far ballare e poi ho cominciato coi remix di canzoni famose".

E a Milano?

"Sono andato a 19 anni, dopo il diploma. Mi sono iscritto all'università e ho affittato uno studio. Ho iniziato a far sentire la mia musica nelle discoteche e nei locali: dai Magazzini Generali all'Hollywood li ho fatti praticamente tutti. Ora ho iniziato a produrre musica in italiano con la Sony".

Come dj e compositore va sul sicuro o le piace sperimentare?

"Vengo dalla discoteca e mescolo tanti generi che vedo che funzionano. Sicuramente gli anni '70 e '80 sono gli anni più belli per la disco-music, e anche i primi anni '90 e 2000 hanno fornito qualche perla. Ora c'è meno sperimentazione, molti artisti una volta trovata la zona confort restano lì, io invece sperimento, mi piace poi fare brani che non siano cuciti addosso alla voce, ma dove la base sia protagonista e possa stimolare l'artista. Abbiamo fatto divertire Alexia con qualcosa di insolito per lei che comunque ha una voce pazzesca".

Prossime uscite?

"C'è già l'accordo con un altro artista che canta un mio brano ma è ancora top secret. In programma due pezzi: uno per l'estate e uno in autunno".

E il lavoro da produttore, come va?

"Bene, Francesco Facchinetti mi ha girato un po' di giovani. Ad esempio ho seguito le produzioni di Astol e Daniel due giovani usciti da 'Amici' che hanno raccolto 12 milioni di streams e 10 milioni di visualizzazioni su YouTube".
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