"Antìstasis", resistenza, è il titolo del nuovo album dei Tazenda, il ventesimo: "La nostra resistenza è la musica che è anche la nostra vera forma di indipendenza. L'album era già completo quando abbiamo scelto il suo titolo, che però ci è sembrato adatto", raccontano.

Nel disco si fondono sentimenti di appartenenza, condivisione e una sorta di compromesso tra le tre anime principali del gruppo (anche se la formazione estesa arriva a sette componenti): dal desiderio di esplorazione di Gino Marielli fino all'attenzione per le produzioni moderne di Gigi Camedda, passando per la ricerca della semplicità stilistica e vocale di Nicola Nite.

"Ci siamo presi tanto tempo per realizzare questo lavoro - dicono - e come sempre ci siamo divertiti a fare musica. Questo rimane il nostro obiettivo principale. Abbiamo sempre mischiato la tradizione al rock e questa volta ci siamo spinti anche oltre, sfiorando anche la disco music".

Un misto di anni Sessanta e ritmi elettronici martellanti, cori, orchestra classica e launeddas, canzone d'autore e folk, secondo la ricetta perfezionata e allargata in oltre trent'anni di carriera: "I generi musicali sono etichette che vengono attribuite ai musicisti - spiegano i Tazenda - ma non sempre corrispondono al vero. Quando sentiamo il bisogno di raccontare di più con le nostre canzoni, il nostro pensiero va alle collaborazioni con Pierangelo Bertoli e Fabrizio De Andrè e a quel cantautorato che è sempre attuale. Siamo però anche sempre alla ricerca della melodia giusta che, cantando in sardo, è sempre stata molto importante".

Stasera, 26 marzo, alle 21.30, presenteranno il nuovo album con un live streaming sui loro social, dall'ex Carcere di San Sebastiano a Sassari. Il concerto sarà trasmesso live su Sa Radiolina, canale 601 del digitale terrestre e ultimissimo progetto dell'emittente radiofonica Radiolina, per celebrare trentatrè anni di carriera.

(Unioneonline/D)
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