Un'autobiografia che ripercorre le tappe principali di un'esistenza costellata da grandi successi, ma anche grandi cadute. È "Nel mezzo", libro che non nasconde luci e ombre del passato di Francesco Sarcina, leader e voce della band "Le Vibrazioni".

La presentazione, in anteprima, nel salotto di "Verissimo", dove con Silvia Toffanin ha ripercorso alcuni degli episodi più difficili raccontati. Con grande sincerità e trasparenza, seppur spesso si parli di vicende molto forti, come l'abuso di sostanze stupefacenti.

"Sono nato nelle periferie milanesi dove giravano violenza e droga - ha spiegato Sarcina in tv - . All’inizio non facevo un uso così pesante di sostanze, ma il problema era la mentalità. Vivere al limite dell’impossibile, in maniera borderline, porta sull’orlo dell’esasperazione. Questa cosa inevitabilmente attrae persone che sono come te, non c’è nessuno che viene a salvarti: attiri solo la negatività".

E così il passaggio dall'uso all'abuso, fino a sfiorare l'overdose "per colpa di un’altra persona della quale ero molto innamorato, che aveva già tentato il suicidio parecchie volte. Sono stato trascinato in un buco nero nel tentativo di starle vicino".

"A differenza mia, lei faceva uso di sostanze pesanti - ha proseguito Sarcina - e una volta ho voluto provare anch’io per capire cosa sentisse e per maledire tutta questa situazione. Lei è andata in overdose, io per fortuna non ho rischiato la vita, ma è stata una bella mazzata".

A salvarlo l'incontro con J-Ax "che aveva già fatto outing su questo argomento, e l’ho chiamato per capire come potevo fare per uscirne. Era felicissimo della chiamata e mi ha detto che il percorso sarebbe stato lungo e complicato perché quel demone ti rimane. È una lotta che dura anni. Ora il demone si è trasformato, sono arrivato alla fine ma è stata dura".

(Unioneonline/v.l.)
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