La ballerina e coreografa statunitense Nancy Stark Smith, pioniera ideatrice con Steve Paxton della "contact improvisation", è morta a Florence, nello stato del Massachusetts, all'età di 68 anni.

L'annuncio della scomparsa, avvenuta lo scorso 1 maggio, è stato pubblicato oggi dal "New York Times". Stark Smith ha rivoluzionato il mondo della danza contemporanea, creando un metodo basato sull'improvvisazione, che negli ultimi 40 anni si è diffuso su scala globale. La "contact improvisation" è una pratica di danza nella quale i punti di contatto fisico, fra almeno due danzatori, diventano il punto di partenza di un'esplorazione fatta di movimenti improvvisati.

Nata a New York l'11 febbraio 1952, mentre studiava all'Oberlin College (Ohio), nel 1972 Stark Smith conosce il ballerino e coreografo Steve Paxton, che la coinvolge nel balletto "Magnesium", prima coreografia di "contact improvisation". Da allora Stark Smith entra a far parte del gruppo di allievi di Paxton impegnati in esibizioni di "contact improvisation" fra New York e altre città statunitensi.

Stark Smith ha dedicato tutta la carriera alla "contact improvisation", come danzatrice, insegnante, coreografa e organizzatrice di spettacoli, viaggiando per il mondo intero. Ha collaborato con diversi ballerini, tra cui Julyen Hamilton e Karen Nelson e più recentemente con il musicista Mike Vargas.

Nel 1975 ha creato "Contact Quarterly", giornale internazionale sulla danza e l'improvvisazione, che continua le sue pubblicazioni ancora oggi.

(Unioneonline/v.l.)
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