Assegnato al film di Giorgio Diritti "Volevo nascondermi" il Nastro dell'Anno 2020, riconoscimento che il direttivo dei giornalisti cinematografici assegna scegliendo tradizionalmente un'opera che merita una particolare sottolineatura di eccellenza.

Lo speciale riconoscimento va dunque a Palomar e Rai Cinema per la produzione, a Giorgio Diritti per la regia e, ovviamente, alla performance di Elio Germano.

I Nastri d'Argento, come ogni anno, saranno consegnati alla fine di giugno, in una cerimonia a Roma che per l'occasione sarà "con mascherina e guanti, sanificazioni e distanziamento sociale, ma comunque 'live' - spiega per il Direttivo Nazionale la direttrice Laura Delli Colli - in un omaggio, mai come quest'anno, all'insegna della solidarietà con tutto il cinema, dalla regia ai protagonisti, ma anche a tutti i lavoratori 'invisibili', dietro le quinte. Un mondo di talenti, di tecnici e di grande artigianato al quale, oltre l'incoraggiamento e il riconoscimento dei premi, auguriamo soprattutto di poter tornare al lavoro".

"Volevo nascondermi", presentato con successo in concorso a Berlino - dove per la sua straordinaria interpretazione Elio Germano ha conquistato l'Orso d'Argento come miglior attore protagonista - riceve il Nastro dell'Anno perché, come si legge nella motivazione, è "un film che, con lo stile essenziale della semplicità, mette a fuoco la sofferenza e il talento personalissimo di un uomo che, attraverso l'esplosione della sua creatività irrefrenabile, riesce a riempire il vuoto della solitudine e superare il disagio dell'emarginazione e della malattia mentale. Ma, oltre il racconto di un personaggio così straordinariamente 'diverso', una riflessione sulle contraddizioni profonde di un mondo che - per dirla proprio con il suo straordinario protagonista - marcia a forte velocità in ogni direzione dimenticando 'tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta', i Ligabue che sono in mezzo a tanta civiltà".

(Unioneonline/v.l.)
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