Nell'Italia dell' #iorestoacasa c'è chi ha scelto ben prima dell'emergenza di rinchiudersi dentro e sperare di essere l'ultimo ad uscirne. E ora, con l'emergenza coronavirus in atto, lo spera ancora di più.

Mentre altre trasmissioni tv si fermano, il Gf Vip si spinge oltre: doveva terminare il 31 marzo, ma è stato prorogato fino al 27 aprile e per arrivare a quella data è stato modificato il regolamento per cui anche chi perde in nomination resta dentro la casa e di default diventa il nominato della settimana successiva per far sì che esca dal Gf vip una persona ogni due puntate.

Nella Cinecittà deserta, abbandonata per decreto da programmi tv, sport e produzioni cinematografiche, nella collina in fondo a sinistra i gieffini passano le loro giornate affaccendati nel niente, come da ruolo.

Entrato l'8 gennaio alla vigilia della notizia dell'inizio del contagio (la prima vittima confermata per coronavirus è l'11 gennaio a Wuhan in Cina), per un bel po' di tempo il gruppo è andato avanti inconsapevole di quanto stava accadendo fuori delle mura vetrate del programma tv Mediaset bisticciando, cucinando, chiacchierando come di consueto. Solo il 24 febbraio è arrivata la notizia di quanto stava accadendo, poi Michele Cucuzza, con un video messaggio, li ha aggiornati mostrando anche la drammatica conferenza stampa del 9 marzo del premier Giuseppe Conte. Increduli Antonio Zequila, Valeria Marini, Adriana Volpe, Fabio Testi e gli altri concorrenti si sono ovviamente preoccupati della salute dei loro cari. Testi poi ha un figlio che vive a Shanghai ed aveva chiesto, senza riuscirci, di essere votato per andare via. Sono stati tutti rassicurati, con videomessaggi dei parenti, ed è chiaro che, proprio per la loro situazione, si rendono conto fino ad un certo punto di quello che accade fuori.

Chi porta loro il cibo è ovviamente protetto (proprio la vista di addetti con le mascherine aveva fatto scattare delle domande ai reclusi), così come sono in sicurezza cameramen e le altre figure professionali che mandano avanti il programma, mentre in studio, assente il pubblico e gli invitati opinionisti, c'è solo, come i telespettatori di Canale 5 sanno, il conduttore Alfonso Signorini.

Del resto non è la prima volta che la cronaca bussa alla porta rossa della casa del Grande Fratello: seppero nel Gf2 della guerra in Iraq, mentre nel Gf3 il trio Medusa per Le Iene riuscì a lanciare la bandiera della pace durante la campagna pacifista contro la guerra in Iraq, come pure nel Gf9 i ragazzi di allora seppero del terremoto in Abruzzo avvertito fin nella casa di Cinecittà e nel GF14 furono avvisati degli attentati terroristici a Parigi.

(Unioneonline/v.l.)
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