"Mi auguro che questa miniserie la guardino tanti uomini, donne, figli e figlie, compagni e nostri fratelli. Penso che il 'contro' non porti niente di buono. Non a caso al centro di questa storia ci sono tre donne con ruoli apicali che insieme combattono una battaglia giusta".

"Bella da morire" è il nuovo lavoro per la tv in cui Cristiana Capotondi si fa carico di una tematica molto complessa e delicata quale la violenza contro le donne, coniugandola in una storia che non teme di affrontare una delle paure e delle tragedie della società contemporanea.

Un progetto che vuole scardinare i pregiudizi e le convinzioni comuni. E una serie in quattro prime serate in onda su Rai1 da domenica 15 marzo con l'attrice nel ruolo dell'ispettrice Eva Cantini, e con un regista talentuoso come Andrea Molaioli (La Ragazza Del Lago, Il Gioiellino) dietro la macchina presa.

Una serie "crime", che vuole contribuire a sollevare veli sui femminicidi, cercando di restituire la complessità, i retroscena e le sfumature di queste storie. E un racconto di relazioni familiari e sentimentali, complicate dalla diversità, dalla distanza e dai segreti.

Nel cast anche (Claudio Scuderi), Gigio Alberti, Fausto Maria Sciarappa e Denis Fasolo, Elena Radonicich (Sofia Scuderi).

(Unioneonline/v.l.)
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