Nel Terzo Millennio Desdemona è una studentessa modello, Otello è ingelosito per quello che legge sul social Iagooh, e c'è persino una professoressa vetero-femminista: il dramma shakespeariano vira decisamente sul divertente e imprevedibile.

Mercoledì 27 novembre, alle 11 per le scuole superiori cittadine e alle 20.30 per tutti, nell’Auditorium di via Montegrappa va in scena a Sassari "Non sposate Otello", opera di Donatella Sechi ed Emanuele Floris prodotta dalla compagnia "La corte dei miracoli".

La regia di Donatella Sechi sceglie la chiave grottesca, affidando a una risata amara il compito di denudare l'ipocrisia maschilista e paternalistica che impregna la nostra società, interessata dal solo tornaconto. Per farlo utilizza un plurilinguismo di registri, dalla recitazione tipica dell'attore mattatore ai siparietti comici, dal teatro epico alla recitazione sussurrata del sentimento amoroso.

Il ritmo serrato affida al pubblico il compito di scovare le numerose citazioni, mentre la musica e la danza sottolineano i passaggi cruciali.

Ad animare sul palco i personaggi sono Massimo Battaglia, Stefano Galeano, Andrea Garrucciu, Donatella Sechi, Elena Serra e le ballerine del liceo coreutico "Azuni" per la coreografia di Anna Rita Fadda e Cristina Tagliaverga. Il disegno luci è di Roberta Battaglia, scene e costumi di Massimo Battaglia.

La doppia messinscena chiude la rassegna "Generazione Z a teatro", ideata da Arts Tribu, finanziata da Fondazione di Sardegna e sostenuta da Liceo artistico "Figari" di Sassari, TeatroTabasco, To Be – Crescita Personale, Il Vecchio Mulino e St. Joseph Music Pub.

Protagonisti sono i ragazzi, la "Generazione Z", e i loro insegnanti. Con l'iniziativa Arts Tribu promuove il teatro come forma di comunicazione, espressione, didattica e socializzazione.

La base è stata la scuola d'arte, sede di laboratori per alunni e docenti con Valeria Alzari, Luca Losito e Michele Vargiu.
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