Uno dei videogiochi di maggior successo degli ultimi anni, ma che da tempo ormai fa discutere per la sua capacità di catalizzare i giovanissimi di mezzo mondo facendoli restare ore e ore incollati alle consolle.

Ora una nuova e durissima accusa per Fortnite arriva dal Canada, dove uno studio legale di Montreal ha trascinato la Epic Games, la casa che produce il videogioco, direttamente in tribunale.

Secondo i legali, che rappresentano le famiglie di due ragazzi di 10 e 15 anni, il videogioco "è stato creato ad hoc per creare dipendenza, ha effetti simili a quella che può dare la cocaina".

“"Il famoso 'battle royal' – proseguono i legali – libera infatti nel cervello la dopamina, nota anche come 'ormone della felicità'. Generando la dopamina, Fortnite rende dipendente chi ci gioca".

L'accusa rivolta a Epic Games, dunque, non è tanto di aver sviluppato un gioco capace di creare una vera e propria dipendenza, quanto piuttosto di averlo fatto in maniera premeditata.

"Quando hanno creato Fortnite", spiegano ancora i legali, in Epic Games "si sono avvalsi di esperti psichiatri in modo da avere un prodotto capace di dare la massima dipendenza possibile".

"Se avessimo saputo che Fortnite crea una simile dipendenza – hanno aggiunto le famiglie dei due ragazzi in questione - avremmo impedito ai nostri figli di giocarci o li avremmo sorvegliati costantemente".

Gli sviluppatori di Fortnite, dal canto loro, hanno previsto che gli utenti, all'inizio del gioco, accettino una informativa che esenta Epic Games da ogni responsabilità, rendendo così di fatto impossibile qualsiasi azione legale individuale o collettiva.

La palla è dunque ora nelle mani del tribunale, che dovrà stabilire se le accuse delle famiglie siano legittime.

(Unioneonline/v.l.)
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