È quasi come se quel telaio, sistemato nella parte più bassa della cinquantottesima fiera dell'artigianato artistico della Sardegna, con decine di fili che si dipanano verso l'alto, allestimento scenografico vincente del direttore artistico Marcello Muru, abbia già passato il testimone a una nuova iniziativa, che fra un mese racconterà proprio a Mogoro la tradizione della tessitura, per poi farlo, qualche mese dopo, all'estero.

Trame di memoria. Fili intessuti da generazioni di artigiane, che ora hanno voglia di farsi conoscere al mondo. Un compito affidato a un nuovo spettacolo teatrale, che sarà capace di coniugare tradizione e modernità. E che farà conoscere la tessitura, una forte componente della cultura sarda, a Hannover e Londra il prossimo gennaio in occasione di due grandi fiere dedicate al settore tessile.

Il progetto si chiama "Memory Wefts", ovvero trame di memoria, ed è stato presentato stamani nella sala conferenze della biblioteca regionale a Cagliari da Teatro Tragodia, Effimero Meravigioso e ditta Luigi Spanom che hanno costituito l'associazione temporanea d'impresa per la realizzazione dell'importante iniziativa culturale e identitaria, pensata da Ismaele Marongiu e Lara Melis e finanziata dall'assessorato regionale ai beni culturali e dalla Fondazione di Sardegna.

La presentazione del progetto (foto Antonio Pintori)
La presentazione del progetto (foto Antonio Pintori)
La presentazione del progetto (foto Antonio Pintori)

IL PROGETTO - "Trame, tessuti, fili che parlano di identità locale, antichi saperi, tradizioni e territorio sono il filo conduttore di un viaggio che varca i confini della Sardegna per presentare all'estero la cultura sarda", ha precisato Virginia Garau, di Tragodia, capofila del progetto, che ha scritto il testo dello spettacolo liberamente ispirato al racconto "Il cervo in ascolto" di Salvatore Cambosu.

"Uno spettacolo teatrale evocativo, multidisciplinare, fatto di gesti, danze e di suoni, che narra in chiave allegorica la nascita delle varie tradizioni tessili della Sardegna", ha aggiunto Garau.

LO SPETTACOLO - Il titolo è Istòs, termine greco, che indica il telaio. Ma Maria Assunta Calvisi, dell'Effimero Meraviglioso, che curerà la regia, ha subito chiarito: "Non ci sarà un telaio fisico in scena. Bensì sarà rappresentato da fili mossi dalle attrici e dalle danzatrici. Uno spettacolo visionario e immaginifico". Ci sarà poi la musica. "Ma non aspettatevi il ballo sardo, bensì contaminazioni mediterranee, percussioni, suoni e colori", ha precisato Garau.

Come scenografia tappeti e arazzi realizzati da una selezione dei migliori artigiani del settore, che daranno vita a una mostra visitabile sul palco alla fine dello spettacolo. Ancora la penna grafica e il Mondo Nuovo, strumento di pre-cinema, una scatola con immagini sulla tessitura, che sarà visionabile prima e dopo lo spettacolo.

Il debutto l'1 settembre a Mogoro proprio in occasione della chiusura della fiera dell'artigianato artistico della Sardegna.

IL VIDEOGIOCO - Fiore all'occhiello della campagna di comunicazione sarà un videogioco narrativo che porterà l'utente in un viaggio alla scoperta della tessitura tradizionale sarda attraverso un percorso fatto di luoghi e personaggi identitari della Sardegna. È stato Giuseppe Onnis, sempre di Tragodia, a illustrarne i contenuti: "Il primo videogioco narrativo applicato allo spettacolo teatrale in Sardegna. La protagonista Daniela, figlia di sardi di seconda generazione, visita diversi luoghi di storia e cultura in Sardegna per comporre alla fine l'arazzo, simbolo del progetto".
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