Pubblico delle grandi occasioni e sala strapiena venerdì notte alla Torre aragonese per lo spettacolo teatrale "Gramsci spiegato a mia figlia", scritto ed interpretato da Paolo Floris.

L'evento è stato proposto in occasione delle celebrazioni per l'ottantaduesimo anniversario della morte di Gramsci dall'Associazione per Antonio Gramsci. Uno spettacolo emozionante che ha saputo raccontare ai più piccoli la vita di Gramsci e per gli adulti ha offerto tanti spunti di riflessone quanto mai attuali.

Paolo Floris (accompagnato dalle musiche di Luca Cadeddu Palmas) ha dialogato con Nina, la bambola di pezza che nello spettacolo rappresenta la figlia.

Partendo dalle domande della bambina, con un linguaggio semplice e diretto, ha ripercorso i momenti più significativi della vita di Gramsci. In scena la storia umana di Gramsci, i cardini fondamentali del suo pensiero.

E quindi la riflessione sull'importanza dello studio e della cultura, la differenza tra destra e sinistra, i rapporti fra le classi sociali e l'importanza dell'impegno individuale davanti alle ingiustizie. L'evento proposto venerdì alla Torre aragonese fa parte della rassegna "Primavera Gramsciana", organizzata dall'Associazione per Antonio Gramsci.

A Ghilarza quindi dal 24 maggio al 21 giugno sarà proposto il laboratorio per bambini "L'altro me: una nuova cultura del rispetto" a cura dell'associazione Tabità. La kermesse si chiuderà il 14 giugno con la presentazione del libro "Donne morte senza riposo. Un'indagine sul muliericidio" di Nereide Rudas, Sabrina Perra, Giuseppe Puggioni.

Appuntamento alle 18,30 all'agorà. Nel video momenti dello spettacolo e l'intervento della presidente dell'Associazione per Antonio Gramsci Barbara Mura.
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