Sfera Ebbasta apre le porte dei suoi concerti ai genitori. Il trapper dell'hinterland milanese, indicato da più parti come un modello negativo per i ragazzi per il suo atteggiamento sopra le righe e i suoi ammiccamenti alle droghe, finito nella bufera mediatica dopo la strage della discoteca di Corinaldo, ad Ancona, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre scorso in cui persero la vita sei persone, in occasione degli show di aprile del suo "Sfera Ebbasta Popstar tour" invita gratuitamente ai concerti i genitori dei ragazzi minorenni che acquistano un biglietto per lo spettacolo.

L'iniziativa, dall'emblematico titolo "Family Pack", vuole dunque essere un modo, per l'artista, di affrancarsi da quel tritacarne mediatico in cui è finito da ormai quasi quattro mesi a questa parte.

"Ho pensato di coinvolgere i genitori in modo che possano vedere che nello show è tutto positivo - ha spiegato - che è un posto dove ci si diverte. Mi sono messo nei loro panni che hanno visto l'idolo dei loro figli, che sono ancora dei ragazzini, additato dai giornali e dalle tv come se fosse un mostro".

Il suo stile fatto di ostentazione di tatuaggi, orologi di lusso e ragazze procaci e testi con allusioni alle droghe, aveva fatto infuriare la madre di un 16enne che ha perso la vita a Corinaldo. La donna, in un duro attacco su Facebook, lo accusava di insensibilità nei confronti dei ragazzi morti, dopo che il trapper era tornato a diffondere sui social immagini in linea con il suo stile gangsta rap. "Hai sei morti sulla coscienza, evita di postare foto da idiota", aveva scritto Donatella Magagnini, madre di Daniele Pongetti.

Poi era arrivata l'iscrizione nel registro degli indagati della procura di Pescara, dopo un esposto presentato contro Sfera dai senatori di Forza Italia Lucio Malan e Massimo Mallegni per istigazione all'uso di sostanze stupefacenti.

Ora Gionata Boschetti, questo il vero nome di Sfera Ebbasta, prova a guardare avanti, e a fare pace con il mondo degli adulti.

(Unioneonline/v.l.)
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